dal 27 marzo al 13 aprile 2014 - SALA STUDIO
dal giovedì al sabato ore 21,30 domenica ore 18,30
posto unico € 10
DUE PASSI SONO
di Carullo-Minasi
Regia, testi ed interpretazione di Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
Scene e costumi Cinzia Muscolino
Disegno luci Roberto Bonaventura
Aiuto regia Roberto Bitto
Produzione Teatro Franco Parenti in collaborazione con Carullo-Minasi - Il Castello di Sancio Panza
Spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2011
Spettacolo vincitore Premio In-Box 2012
Spettacolo vincitore Premio Internazionale T. Pomodoro 2013
Due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell'esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto dall'arredamento essenziale, stranamente deforme, alla stregua dell'immaginario dei bimbi in fase febbricitante. Attraversano le sezioni della loro tenera per quanto altrettanto terribile, goffa e grottesca vita/giornata condivisa. Sembrano essere chiusi dentro una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un "balzo" -nonostante le gambe molli- aprirà la custodia del loro carillon. Fuoriescono vivendo il sogno della vera vita da cui non v'è più bisogno di sfuggire, ma solo vivere, con la grazia e l'incanto di chi ha imparato ad amare la fame, la malattia dunque i limiti dello stare. Immagine-cripta sacra, surreale e festosa, quella del loro matrimonio lì dove come in una giostra di suoni, colori e coriandoli, finiranno per scambiarsi meravigliosi propositi di poesia: "…Essi si sarebbero svegliati e si sarebbero affrettati a baciarsi l'un l'altro, affrettandosi ad amare, avendo coscienza che i giorni sono brevi, che era tutto quello che rimaneva loro. Si sarebbero affrettati ad amare per spegnere la grande tristezza che era nei loro cuori(…)" F. Dostoevskij.
Vogliamo, tra le righe della poesia, farci portavoce di una generazione presa dai tarli cui è preclusa la possibilità di realizzare, con onestà e senza compromessi, le proprie ambizioni. Sentiamo pesante l'immortalità della tragica favola di Romeo e Giulietta lì dove nulla di vivo resta se non i vecchi, la cui faida e il cui egoismo, non il caso, hanno ucciso i giovani. Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme ma solo nella cripta, col loro amore per l'eternità nelle statue d'oro che i carnefici eleveranno a ricordo. Abbiamo voglia di sfidare il mito e celebrare il lieto fine nella vita, o quantomeno nella speranza della stessa, e non nella morte avendo avuto la paradossale e sacrale fortuna di toccarla in vita. Così tra le piccole e grandi, tra le giustificate e ingiustificate, paure di questo percorso di conoscenza chiamato vita, per gioco e incanto, ci si abbandona al sonno vero del sogno lì dove nasce la nuova Bianca vita, progenie che darà continuità al piccolo amore, sempre custodito in ogni cuore.
RASSEGNA STAMPA
Tenere fragilità nel viaggio di coppia
Corriere della Sera 10/04/2014
Intervista a Cristiana Minasi: riflessioni spensierate sul teatro, sul vuoto e sulla libertà nell'errore
Paper street 09/04/2014
Due passi sono, di Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi, al teatro Vascello di Roma
la Platea 04/04/2014
Due passi sono
il Grido 02/04/2014
mvl teatro: La vita non è quella di un fiore di carta
monteverdelegge 31/03/2014
"Due Passi" di Carullo-Minasi
rbcasting 30/03/2014
Due passi sono - Carullo, Minasi
Paperstreet 31/03/2014
Al teatro Vascello è di scena la coppia
Latina Oggi 25/03/2014
Carullo & Minasi il nuovo teatro
TrovaRoma 27/03/2014
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