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TEATRO VCASCELLO
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SX




giovedì 31 ottobre ore 21.00
venerdì 1 novembre ore 22.30

LE VIE DEI FESTIVAL 2013
in collaborazione con il Teatro Vascello
presenta

Monstera
in coproduzione con
TSI la fabbrica dell'attore - Teatro Vascello
Fondazione Pier Lombardo / Teatro Franco Parenti

LEONCE E LENA
fiaba sulla necessità di essere e la convenienza di non essere

un progetto di Nicola Russo
da Georg Büchner con echi da Amleto di William Shakespeare
con Michele Nani,Teresa Piergentili, Patrizia Romeo, Nicola Russo
scene e costumi Giovanni De Francesco
luci Cristian Zucaro
organizzazione Isabella Saliceti
progetto grafico Liligutt studio

Leonce e Lena è la favola dell'essere o non essere. E' un gioco continuo e una continua dissertazione sulla necessità di essere qualcosa e sulla convenienza di non essere nulla. Il personaggio di Leonce è molto vicino al personaggio di Amleto. E' un principe perso in un flusso di pensiero, disserta ad alta voce del proprio mondo interiore, si misura in continuazione con la sua incapacità di agire, di essere qualcos'altro da sé, di non riuscire ad essere quello che dovrebbe per destino e tradizione. Perché non giocare con questa inaspettata invadenza allora? Ho pensato a Leonce  come a un giovane principe talmente annoiato dalla vita da giocare ad essere Amleto, talmente annoiato dalle proprie prospettive da preferire un continuo e costante teatro, un luogo immaginario al posto delle stanze del proprio palazzo, dove sono solo le parole ad essere reali, concrete, un luogo immaginario dove basta parlare per creare uno scenario diverso e per viaggiare senza in realtà mai muoversi.
Leonce mi fa pensare a quegli intellettuali pigri che sostengono quanto non serva viaggiare e andarsene in giro per il mondo, in quanto l'esperienza del mondo, tutta l'esperienza che possiamo farne è già in noi o appena nei dintorni. E l'ho immaginato così questo principe depresso e alla soglia dei quaranta ancora un po' adolescente. L'ho immaginato alla fine di una serata in una discoteca, alla fine di una festa che non si vuole terminare insieme agli altri personaggi storditi, annoiati ma comunque forti nel loro piccolo regno di musica e specchi anche se assolutamente impauriti all'idea di uscire. In Leonce e Lena la noia è un tema fondamentale, una noia infantile, totalizzante, avvolgente, tiranna, la noia che obbliga a inventarsi un gioco per sopravvivere, la noia che genera il teatro. Leonce e il suo alter-ego Valerio fanno continuamente teatro: si autorappresentano, si osservano, si applaudono in continuazione, mettendo in scena i loro pensieri. E proprio in questo trovo un altro punto di contatto con Amleto e il suo naturale senso del teatro nei discorsi ai comici. Come se il teatro derivasse direttamente dalla noia, dall'eterno contrasto tra la volontà di agire e l'incapacità di farlo.

La compagnia Monstera nasce nel 2010 con la direzione artistica di Nicola Russo (1975) nell'intento di sviluppare una drammaturgia fortemente legata al lavoro degli attori. L'attenzione primaria del gruppo è la libertà espressiva, che si propone di andare al di là del concetto di physique du rôle per allontanarsi dagli schemi tradizionali del rapporto tra attore e personaggio, e tra attore e regista.
Tra le produzioni, Elettra, biografia di una persona comune (vincitore del E 45Napoli Fringe Festival 2010), Physique du rôle (2011) e La vita oscena dal testo di Aldo Nove (2013).