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SX




DONADONIgiovedì 7 novembre ore 21,00

LE VIE DEI FESTIVAL 2013
in collaborazione con il Teatro Vascello
presenta

Associazione Culturale Tina Merlin – Belluno
Teatro di Castalia
Associazione Samizdat & Company

MEMORIA DI CLASSE
lettura/spettacolo nel 50° anniversario
del Vajont

di Maurizio Donadoni
lettura/spettacolo con Maurizio Donadoni, Andrea Battistini
e con studenti dell'Istituto Galileo Galilei di Belluno

Memoria di classe, testo teatrale che ripercorre la storia  del Vajont, è  del 1991.  A quei tempi la vicenda  era, per i più (me compreso) poco nota.  Gli  exploit televisivi  ancora  lontani. La gente confondeva Longarone con Lavarone e più o meno tutti  alla parola Vajont associavano l'idea di una catastrofe dovuta al crollo di una diga invece che di una frana.   Ero   in tournée  con   La vita è sogno di Calderon de la Barca, regia di  Castri. Ruolo: Sigismondo. E mi era appena stato assegnato il premio " Riccione" di drammaturgia per la prima commedia che avevo scritto  Fosse piaciuto al  cielo. Un giorno in camerino un collega mi dice  "dovresti incontrare mio padre. Avrebbe una storia da raccontare. Se ti va, magari puoi scriverla."  Era il figlio, attore, del dottor Mario Fabbri, giudice istruttore, nel '63, del processo del Vajont.  Lo incontrai a Belluno. Da quell'incontro nacque  Memoria di classe, composto  su documenti  ricavati dalla  sentenza istruttoria , dalle testimonianze degli scampati raccolte  da Maurizio Reberschak, edite dal Comune di Longarone, e dal libro  Vajont, come si costruisce una catastrofe di Tina  Merlin, giornalista che ai tempi della costruzione della diga, lottò al fianco della popolazione, denunciando  l'operato della società idroelettrica Sade, proprietaria dell' impianto e  l'imminente  pericolo di una strage.
Memoria di classe andò in scena a Belluno nel 1993  nella ricorrenza del trentennale del disastro. Vinse nel '94 il festival di Benevento e,  nel '95, il premio Enrico Maria  Salerno per la drammaturgia di impegno civile.   L'azione si svolge nella sala d' aspetto di una stazione ferroviaria di provincia dove un rappresentante di commercio  incontra un anziano ex maestro elementare che, nel disastro del ' 63, ha perso  buona parte della  quinta elementare dove insegnava. Rievocando la sua classe perduta,  il maestro Tormen mette in scena  una recita scolastica con la quale ripercorre  l'intera vicenda, dai primi progetti della diga agli inizi del 900 fino alle 22 e 39 del 9 ottobre 1963. Da Memoria di classe deriva la lettura- spettacolo per Le vie dei festival.  In scena, con Maurizio Donadoni e Andrea Battistini , curatori dell'allestimento, un gruppo di liceali di Belluno (per la prima volta su un palcoscenico). Collettivo narrante in ricordo dei tanti giovani portati via dall'acqua cinquanta anni fa e in memoria di tutte le vittime del Vajont, molte ancora insepolte, sacrificate sull'altare di uno sviluppo spacciato per progresso.
Maurizio Donadoni