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SX




6-7 febbraio 2015, venerdì e sabato h 21
SALA GIANCARLO NANNI



IL MURO DEL CANTO
Roma Maledetta

Daniele Coccia – voce 
Alessandro Pieravanti – percussioni batteria e voce narrante
Ludovico Lamarra - basso
Eric Caldironi- chitarra acustica e pianoforte
Giancarlo Barbati - chitarra elettrica e cori
Alessandro Marinelli – fisarmonica
Sito web  www.ilmurodelcanto.com
Etichetta e Distribuzione Goodfellas

 

Venerdì 6 e sabato 7 Febbraio il Muro del Canto inaugura il 2015 con due date speciali nella splendida cornice del Teatro Vascello. Roma Maledetta è uno spettacolo dedicato alla parte oscura della città eterna: le storie, le strade da dimenticare, le persone che popolano i vicoli bui, che si nascondono sotto i tanti ponti di Roma, che animano da sempre le carceri tra ombre e misfatti, le solitudini, le sventure, gli amori neri e le tragedie. Le storie si intrecceranno attraverso le canzoni del Muro del Canto, alcune già note al pubblico altre inedite, attraverso i canti della tradizione popolare romana in versioni mai sentite e i racconti che tesseranno la trama oscura di queste due serate uniche in cui non mancheranno le incursioni di ospiti speciali.

biglietto posto unico € 12,00

Il Muro del Canto, è musica, canzoni, racconti, gesti, è uno spettacolo che porta chi vi assiste in una dimensione narrativa in cui tutti i presenti diventano protagonisti delle storie raccontate. Il Muro del Canto è un gruppo folk rock che da una Roma senza tempo racconta storie di eterni conflitti, questioni d'amore e di coltello, gelosie e vendette.Il Muro del Canto è una voce senza tempo, una voce di popolo, è il disincanto, un canto accorato di lavoro 
Alla voce e ai testi Daniele Coccia, alle percussioni e alla voce narrante Alessandro Pieravanti. Alla chitarra elettrica Giancarlo Barbati. Ludovico Lamarra e Eric Caldironi, rispettivamente basso e chitarra acustica. A trascinare il tutto con struggente melodia è la fisarmonica di Alessandro Marinelli. Ecco lo straordinario ensemble di musicisti che hanno dato vita a questo incredibile progetto dalle venature drammatiche e dalle atmosfere surreali. 
"L'ammazzasette" (2012, Goodfellas) 
è il primo album ufficiale che segue il percorso iniziato nel 2010 con il singolo "Luce mia" e poi con l'EP di sei tracce "il Muro del Canto".Un disco che mostra un universo culturale che ha le radici piantate nei marciapiedi della capitale. 16 tracce che proiettano l'ascoltatore in un viaggio senza ritorno tra le storie e i personaggi di una grande e decadente giostra.Nell'Ammazzasette ci sono canzoni d'amore non corrisposto "Serpe 'n seno" e "La spina", le affascinanti storie narrate da Alessandro Pieravanti "500" e "So' morto pe' sbajo" e brani più veloci e ritmati e dalle sonorità western. C'è spazio anche per un'intensa ballata di carattere storico "San Lorenzo" nella quale, pianoforte e voce ci raccontano il drammatico bombardamento del 1943 sulla città di Roma. Un disco completo che conferma pienamente le attenzioni e le aspettative e che il pubblico ripone in questa band.


Ancora Ridi (Goodfellas 2013)

Ancora ridi è il titolo del secondo disco de Il Muro del Canto. Dopo il successo de L'Ammazzasette (Goodfellas, 2012), la band romana propone un album dalle sonorità più ruvide e marcatamente rock rispetto al precedente lavoro, senza tuttavia perdere né l'approccio cantautorale, né quello narrativo. Il missaggio è stato affidato all'esperienza di Tommaso Colliva (Muse, Afterhours, Calibro 35), che lo realizza mescolando il dialetto romano con chitarre rubate alla migliore tradizione d'oltreoceano, atmosfere western in stile Morricone e una fisarmonica spiccatamente folk, creando un impasto sonoro che conferma il sound originale e già distintivo della band. La scelta del dialetto romano odierno è strettamente legata alla volontà di eliminare artifici linguistici che alterino il pensiero, affidando le liriche e i racconti all'espressione comunicativa dialettale più diretta e sincera. La voce è quella calda e profonda di Daniele Coccia, che trascina l'ascoltatore nel suo mondo a tinte scure; alle percussioni, alla batteria e alla voce narrante c'è Alessandro Pieravanti che, caratteristica fondamentale consolidata nei live e nel precedente lavoro, alterna alle liriche racconti musicati, creando intensi momenti di storytelling. Ai cori e alla chitarra elettrica ruvida e graffiante c'è Giancarlo Barbati Bonanni, alla chitarra acustica troviamo le ritmiche incalzanti di Eric Caldironi, al basso la solidità di Ludovico Lamarra e alla fisarmonica le melodie senza tempo di Alessandro Marinelli. Unico ospite all'interno del disco è l'inconfondibile violino di Andrea Ruggiero (Operaja Criminale). Il risultato è un album che, come da titolo, si pone in maniera ambivalente. Mostrando la negatività di chi si ostina a "ridere" con incoscienza della crisi globale e la positività di chi non perde il sorriso e non soccombe al peso dei tempi. Ancora ridi è stato registrato a Volterra, presso il White Rabbit Studio, nella primavera del 2013 e mixato al Che Studio di Milano.



Hanno detto di Ancora Ridi

Si sapeva e s' intuiva che sotto il cuore era rock e quindi per la seconda sortita il Muro del Canto lo rende esplicito; il folk popolaresco del primo album diventa folk-rock e l'epica che gli si nascondeva tra le pieghe si trasforma in cavalcata western. (…) Qui c'è sangue e ossa e carne viva. C'è verità, e musica bella e forte.
BLOW UP recessione di Stefano I. Bianchi - novembre 2013

In un paesaggio Morriconiano fra la via Aurelia e il West, la diligenza del Muro conferma l'ottimo L'Ammazzasette. Storenelli amari cantano Roma degli affamati e dei palazzinari con la voce profonda di Daniele Coccia, sostenuta da un folk-blues con incavature ska.
XL di Repubblica recensione di Antonio Sansonetti - novembre 2013

Il sestetto snocciola espressioni colorite a proposito di crisi economica , cronache nere, ipocrisie familiari ed eccessi di passioni sfoggiando un pathos da man in black- incarnato alla perfezione dalla voce baritonale di Daniele Coccia – a spasso per la capitale, creando un folk d'impatto che mescola equilibratamente colori americani e romanità
RUMORE recensione di Alessandro Besselva - novembre 2013

Già tre anni fa, il Muro del Canto aveva ben agitato le acque del folk di matrice romana, unendo una verve narrativa molto particolare con un'appartenenza precisa, fiera e dolente. Oggi quell'appartenenza , tutt'altro che negata, si mescola ancora meglio con il rock, le suggestioni sudamericane, il West morriconiano e una malinconia indicibile (…) Un passo avanti che pone il Muro del Canto in un territorio da esplorare con determinazione; insomma, annodare i fili della tradizione senza rinunciare a quello che gira intorno oggi è un'impresa ardita, ma necessaria. Bravi
MUCCHIO recensione di John Vignola –novembre 2013

Il Muro del Canto, sestetto elettroacustico, caratterizzato dalla voce calda e roboante di Daniele Coccia , da atmosfere tra il maestoso, l'epico e il dark, da un poetica incentrata su amore, morte e anticlericalismo.
BLOW UP intervista di Federico Guglielmi - novembre 2013

Squadra che vince bissa il disco. E' "Ancora Ridi" il nuovo disco de il Muro del Canto, band romana che torna a proporre il suo folk premendo sul pedale del rock. Forti gli echi western per questo disco, che sceglie un'identità e la porta avanti con grinta.
IL FATTO QUOTIDIANO di Diletta Parlangeli del 1 novembre 2013

Tra chitarre elettriche e acustiche, giri di batteria e ritmi incalzanti di violini e fisarmonica, "Ancora ridi "è un racconto ambivalente e mostra la negatività di chi si ostina a "ridere" con incoscienza della crisi globale e la positività di chi non perde il sorriso (..) scelta innovativa è quella di aver inserito tracce parlate che diventano veri e propri racconti che rimandano ad una Roma lontana,d'altri tempi con richiami alla povertà stile Chaplin e sonorità gitane e timbriche alla Tom Waits.
IL CORRIERE DELLO SPORT – INROMA- articolo di Dario Morciano

Con il nuovo "Ancora ridi", la band romana capitanata da Daniele Coccia propone anche stavolta l'incontro tra canzone popolare e rock (…).Sono canzoni che parlano di sentimenti universali ma sanno pure calarsi nella contemporaneità in maniera sempre efficace, come nel magnifico brano di chiusura, "Arrivederci Roma", inno all'emigrazione dall'amata-odiata capitale. Un disco bello ed emozionante.
IL TIRRENO pagine regionali – di Guido Siliotto 31 ottobre 2013

"Ancora Ridi " offre sonorità più ruvide e marcatamente rock rispetto agli esordi. La band di musica popolare romana non perde però di vista l'approccio cantautorale e narrativo che gli è caratteristico. ll missaggio del disco è di Tommaso Colliva (Muse, Afterhours, Calibro 35). In queste dodici nuove tracce il gruppo mantiene intatto il suo approccio narrativo e continua a raccontare storie d'amore, pene dell'anima, così come quelle storie "da marciapiede" che l'hanno fatto apprezzare anche dai movimenti. Proprio come fanno nella title track Ancora ridi, invito a reagire alla crisi...
XL di Repubblica ( SITO) articolo di Emanuela del Frate

(…) c'è suono , c'è l'anima di Roma e tanta energia. La cosa forse più bella è che col Muro del Canto , i live si riempiono di una atmosfera romantica e il pubblico viene trascinato anche in un ballo sfrenato. La forza del gruppo sta proprio nei loro concerti.
ESPRESSO.IT articolo di Giuliano Girlando

 

RASSEGNA STAMPA

La parte oscura di Roma con "Il muro del Canto"
Il Tempo 07/02/2015

Al Teatro Vascello la 'Roma Maledetta' del Muro del Canto
Fanpage 05/02/2015

Il Muro del Canto e l'anima meledetta della Città eterna
metro news 04/02/2015

"Roma maledetta" con il Muro del canto
Repubblica 05/02/2015

La Roma maledetta del Muro del canto: "Qui i fatti più aberranti diventano teatro"
Repubblica.it 28/01/2015