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SX




LE VIE DEI FESTIVAL 2014
martedì 21 e mercoledì 22 ottobre ore 21.00

PRIMA NAZIONALE
Belarus Free Theatre e Young Vic London

RED FOREST

ideazione Belarus Free Theatre
regia, testo e scene Nicolai Khalezin
produttore esecutivo e co-writer Natalia Kaliada

con  Pavel Haradnitski, Kiryl Kanstantsinau, Michal Keyamo, Stephanie Pan, Francesco Petruzzelli, Jeremy Proulx, Maryia Sazonova, Nastassia Shcherbak, Ibrahim Shote, Andrei Urazau, Eleanor Westbrook
compositore e musicista Arkadiy Yushin, secondo compositore e musicista Ignatius Sokol
contributi Viktoryia Biran, Siarhei Kvachonak, Josh Coates, Franziska Haberlach, Patrick Walshe McBride

produttore e dramaturgia Fenella Dawnay, manager di produzione Tom Cotterill
video e lighting designer Andrew Crofts, lighting operator Nick Humphrey,
sound designer David Gregory, sound operator Fred Riding
regia prove e movimenti Bridget Fiske, codirettore movimenti Maryia Sazonova
collaborazione alle musiche  Stephanie Pan
assistente alla regia Nadia Brodskaya, direttore di scena Svetlana Sugako,

Team di ricerca:
Australia, Nigeria, Bangladesh, India Bridget Fiske e Andrew Crofts, Tarcisio Teatini-Climaco
Brasile, Marocco Nicolai Khalezin e Natalia Kaliada
Bielorussia (zone contaminate da Chernobyl) Viktoryia Biran, Pavel Haradnitski e Andrei Urazau
Sud Dakota, USA Arkadiy Yushin
Morecambe Bay Josh Coates
Tryweryn Valley, St Kilda, Maldive e Siria Patrick Walshe McBride
Somerset Eleanor Westbrook
Siria, Iraq, Sri Lanka Franziska Haberlach

coproduzione Belarus Free Theatre e Young Vic
commissionato da LIFT e Melbourne Festival.
presentato al LIFT 2014 e al Festival e della rete Imagine 2020, nell'ambito del Programma Cultura dell'Unione Europea
reso possibile grazie a Falmouth University's Academy of Music & Theatre Arts
con il supporto di National Lottery per Arts Council England.
durata 1h 30'
Spettacolo in inglese con sottotitoli in italiano.
Dopo il grande successo riscosso nel 2011 e nel 2012 con lo spettacolo che aveva emozionato e incantato il pubblico romano, torna a Le vie dei Festival il Belarus Free Theatre, la compagnia di Minsk costretta ad abbandonare il proprio paese (vittima dell'ultima dittatura sopravvissuta in Europa, quella bielorussa) e oggi stabilitasi a Londra, pur mantenendo un carattere totalmente internazionale.
Dopo il recente debutto al LIFT di Londra, il Belarus Free Theatre presenta a Roma, al Teatro Vascello  - in prima nazionale - Red Forest, il suo nuovo spettacolo, coprodotto dallo Young Vic, che affronta il tema dell'allarme ambientale globale.

A proposito di BELARUS FREE THEATRE
Il progetto artistico del Belarus Free Theatre si pone da sempre come obiettivo la vera e propria resistenza teatrale alla violenza del potere nella Bielorussia di oggi.
Contro-informazione, dibattito politico messo in scena, teatro-giornale: sono solo alcuni degli ingredienti che connotano l'attività della compagnia, fondata a Minsk nel 2005 dal drammaturgo e giornalista  Nicolai Khalezin e dalla produttrice teatrale Natalia Kaliada,
ai quali si è successivamente unito il regista Vladimir Scherban.
Il loro impegno politico ha meritato il Premio dei Diritti dell'Uomo della Repubblica Francese, unica istituzione culturale a riceverla, mentre la loro attività si guadagnava nel corso degli anni  il pieno appoggio di grandi personalità del teatro e della vita pubblica internazionale come Vaclav Havel, Mick Jagger, Arthur Kopit, Mark Ravenhill, Tom Stoppard, Jude Law, Kevin Spacey e il Premio Nobel Harold Pinter, al quale la compagnia ha dedicato un lavoro presentato a Le vie dei Festival qualche anno fa, insieme ad altri spettacoli.

A proposito di "RED FOREST"
Reduce dal successo clamoroso dei suoi ultimi lavori - teatri sempre esauriti per Minsk, 2011 e Trash Cuisine – con Red Forest il Belarus Free Theatre punta il suo sguardo lucido e acuto sul problema universale della devastazione dell'ambiente da parte dell'uomo e la creazione  prende la forma di un racconto popolare, anzi di una vera e propria favola (cattiva come tutte le favole) sul mondo globalizzato nel quale tutti noi viviamo.
Red Forest, è stato realizzato collezionando straordinarie storie vere provenienti da tutto il mondo, che si intrecciano con il linguaggio video e con un'ipnotica musica live.
Per molte settimane la compagnia ha viaggiato in paesi diversi e lontani, per raccogliere materiali sulla dimensione e l'entità dei cambiamenti climatici e sui danni ambientali.
(Una parte di questa ricerca è stata registrata in interviste e filmati visibili al link http://www.belarusfreetheatre.com/uncategorized/the-stories-behind-red-forest/.)
Lo spettacolo prende avvio dalla storia di Aisha, una donna costretta a lasciare il villaggio nel quale è nata, in cerca di un luogo sicuro dove far nascere il proprio figlio. Il lungo peregrinare di Aisha metterà la donna al centro di una serie di problemi e minacce terribili provocati sia dall'uomo che dalla natura. Una favola moderna che fa emergere una doppia ingiustizia: vivere in un mondo non-libero e dover affrontare i disastri prodotti dall'avidità umana sull'ambiente e sui popoli: la siccità, le guerre, le carestie, l'energia nucleare.
E mette gli spettatori dinanzi a un interrogativo: «E tu, la tua libertà per cosa la stai usando?»

A proposito RED FOREST CAMPAIGN
In margine allo spettacolo, il Belarus Free Theatre ha lanciato «Red Forest Campaign», una campagna di sensibilizzazione ambientale, rivolta sia al problema della costruzione di nuove centrali nucleari in Bielorussia, sia a quello dell'utilizzo del  "fraking"  - sistema di estrazione di petrolio o metano particolarmente dannoso per l'ambiente - nel Regno Unito.
Lo slogan della campagna è: «Agire per fermare un'altra Chernobyl!». Chi aderisce a questa campagna e partecipa alla protesta diffusa del Belarus Free Theatre si disegna un cerchio rosso intorno a un occhio: questo è il segno dell'allarme da lanciare.

 

Ecco come il Belarus Free Theatre "spiega" la sua scelta ambientalista:

Oggi le nostre scorte di acqua e di aria sono state prese di mira da produzioni d'energia estreme, gravemente pericolose e inquinanti. Si tratta di azioni devastanti per l'ambiente, prese in virtù di scelte politiche ed economiche che affrontano soltanto a breve termine la crisi energetica.
Nel Regno Unito, il fracking minaccia le nostre provviste d'acqua. Il governo sta presentando un disegno di legge che permetterà alle aziende energetiche che utilizzano questo sistema di trivellare anche sotto ai terreni di proprietà privata ??– perfino nel vostro cortile.
La Russia sta finanziando la Bielorussia, per la costruzione di una nuova centrale nucleare in Ostrovets al confine dell'Unione europea, senza alcun rispetto dei requisiti di sicurezza internazionali. L'impianto minaccia il futuro dell'aria pulita in tutto il continente. Sta nascendo un'altra Chernobyl. Unitevi a noi nel combattere per un mondo più giusto alimentato da un'energia pulita. Le persone che temono scelte energetiche pericolose si sono unite attorno a un simbolo: un cerchio rosso disegnato intorno all'occhio dimostra che ci batteremo per il futuro.

Due testimonianze
Durante il lavoro su Red Forest, la sfida principale è stata quella di creare immagini basate sul materiale raccolto nel corso delle numerose spedizioni in tutto il mondo; l'obiettivo era quello di non usare la comunicazione verbale o, per lo meno, di cercare di utilizzarla il meno possibile. Tutto questo, per presentare il dolore degli esseri umani attraverso il movimento, gli atteggiamenti fisici e le emozioni.
All'inizio si era deciso di rifarsi al genere epico, ma durante il processo di creazione  ci si è imposto un altro genere: anti-epico. Analizzando centinaia e centinaia di storie di persone costrette a fuggire dalle loro case a causa dei cambiamenti climatici e delle guerre, ci siamo resi conto che i rifugiati non sono in grado di fare cose eroiche, come appunto gli eroi in un poema epico, al contrario possono solo reagire alla situazione in modo dinamico, per cercare di sopravvivere e continuare la loro corsa.
Protagonista dello spettacolo è Aisha, una rifugiata della Liberia, che ha visto morire sia i genitori che il marito.
L'altra grande sfida nella realizzazione dello spettacolo era quella di unire la storia di Aisha alle storie analoghe di tante persone in tanti posti del mondo.  
Non siamo stati noi a volere i continui cambiamenti di contesto nello sviluppo dello spettacolo, ma è stata la necessità di rompere il silenzio sul dolore umano mostrando  un intero spettro di tragedie create dalla cupidigia delle grandi aziende, dall'indifferenza e dalla crudeltà.

Nicolai Khalezin
Belarus Free Theatre

 

Quando il BFT presentò Minsk 2011: A reply to Kathy Acker allo Young Vic, in occasione dell'apertura del LIFT 2012, per molti di noi fu una delle serate più commoventi passate in un teatro. Non soltanto lo spettacolo era geniale e scioccante per le storie rivelate, ma fummo molto toccati dalle parole di Natalia Kaliada direttore artistico del BFT, che, dopo i ringraziamenti (spiegò che era «una cosa inconsueta per un Direttore Artistico»), volle raccontare la storia dell'impegno e della forza della Compagnia, che era riuscita a recitare malgrado difficoltà terribili.
La maggioranza degli attori della Compagnia è stata arrestata, minacciata, ha perso il lavoro. La stessa sorte è toccata in Bielorussia anche al loro pubblico, colpevole di complicità.  L'espressione più alta del loro coraggio, sta nel fatto che riescono anche a produrre e portare sui palcoscenici spettacoli di altissima qualità.
La loro battaglia «contro l'ultima dittatura in Europa», è una lezione e un modello per tutti noi qui al LIFT: gli artisti del BFT sono maestri assoluti nell'usare la capacità unica del teatro, quella di metterci in rapporto diretto con le questioni importanti del nostro tempo.

David Lan
Young Vic London


www.belarusfreetheatre.com

 

RASSEGNA STAMPA

L'umanità perduta della Foresta Rossa
il Manifesto 25-10-2014

La resistenza comincia su un palcoscenico
il Manifesto 21-10-2014

Quelle foreste rosse storie di ambienti distrutti
Repubblica 21-10-2014

Aisha, una clandestina della foresta rossa
Corriere della Sera 21-10-2014