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SX




10-19 aprile | sala Giancarlo Nanni

Socìetas Raffaello Sanzio

FOCUS RAFFAELLO SANZIO - CHIARA GUIDI
Tra infanzia e voce

Tre racconti di Chiara Guidi per il Teatro Vascello di Roma.

Tra infanzia e voce, il teatro. 
Nulla da dire.
Nulla da esprimere.
Prima di tutto occorre suonare: raccontare! 

Ma cosa è il racconto?
Il mondo è un mondo di racconti.
Penso al racconto come all'apertura di un varco:
benché  il racconto abbia un inizio e una fine, il tempo dell'origine non si ricorda e il futuro della trama non avviene.
Il racconto è una faglia che la voce deve recitare, per stare vicina a quanto ascolta.
Non può spiegare. Non può informare accontentandosi di dire eventi che hanno avuto luogo.
Eppure nulla avviene senza il racconto e la voce di chi lo recita.
Occorre quindi imparare a raccontare
Occorre quindi imparare a recitare.
Per restituire all'esperienza necessità e naturalezza.

(Chiara Guidi)

 

A partire dal palcoscenico del Teatro Vascello Chiara Guidi propone una riflessione di ampio raggio sui linguaggi dell'arte in un'esplicita chiave attoriale e musicale, mettendo in evidenza il punto di congiunzione fra le arti e pubblici diversi, così come convergono nel suo lavoro la dimensione infantile del teatro, la competenza dell'attore sul proprio strumento vocale e le forme sonore della scena.
In questa chiave Chiara Guidi ha compiuto con la Socìetas Raffaello Sanzio, da lei fondata con Romeo e Claudia Castellucci, una ricerca trentennale riconosciuta a livello internazionale, e ha fondato nella sede della compagnia a Cesena i festival Màntica, per l'approccio alla tecnica vocale, e Puerilia, per la relazione con uno spettatore infante, coniugando i due momenti in quel territorio che precede il linguaggio (infans) e lo rifonda continuamente nel suono.
Una ricerca premiata con il Premio Speciale Ubu nel 2013, che approda al Teatro Vascello di Roma e ne fa luogo di irradiazione e fucina di lavoro intorno al tema del racconto, alle sue voci e alle sue forme, come tre racconti vogliono essere gli eventi in programma: un laboratorio per attori ispirato a un romanzo di Philip Dick, dal titolo La Cattedrale sommersa, in cui timbri vocali e frasi volte a costruire figure sonore emergeranno al termine in una performance corale, e due spettacoli che vedono Chiara Guidi in scena, con Fabrizio Ottaviucci al pianoforte, a confronto con due grandi autori, in Tifone, da Joseph Conrad, e La bambina dei fiammiferi da Hans Christian Andersen.
Accanto agli spettacoli tre momenti di riflessione aperti al pubblico moltiplicano i piani di indagine intorno ai linguaggi dell'arte con e per l'infanzia, lasciando il palcoscenico del teatro per incontrare altri luoghi della città. Il primo è un colloquio con Chiara Guidi presso la sede delle Edizioni Nottetempo, per attraversare Il varco del racconto dalla pagina scritta alla scena, per poi arrivare all'ambito accademico con l'Università Roma3 nell'incontro L'invisibile e oscura tracotanza di voce e infanzia, per l'"Osservatorio del presente. Attori e scene" presso la Casa dei Teatri. Per chiudere, l'ultimo dialogo è nuovamente al Vascello, dopo l'ultima recita de La Bambina dei fiammiferi, con Acusma, gruppo di studiosi e artisti la cui ricerca è volta al suono e alla voce nel teatro e nel video, con la direzione di Valentina Valentini per l'Università di Roma La Sapienza: con Chiara Guidi Acusma traccerà i percorsi e gli esiti della settimana trascorsa, nell'incontro La voce e l'infanzia in una foresta di immagini invisibili.

Il progetto Tra infanzia e voce nasce dal dialogo fra Chiara Guidi e figure preziose nel panorama teatrale e culturale di Roma: un ringraziamento va a Ginevra Bompiani, Natalia Di Iorio, Debora Pietrobono, Paolo Ruffini, Marino Sinibaldi, Valentina Valentini.

 

PROGRAMMA

SEZ. LAB
Laboratorio di improvvisazione teatrale.
Presso Carrozzeria n.o.t. e Teatro Vascello
Dal 10 al 15 aprile
LA CATTEDRALE SOMMERSA

in collaborazione con Carrozzeria n.o.t.

Nei giorni di laboratorio (dal 10 al 14 aprile) alcune frasi del testo di P. Dick 'Il Guaritore Galattico' (titolo originale: Galactic pot-healer) dovranno diventare le note musicali di un sistema che fissa a priori la scala cromatica del parlato, ma lascia alla capacità di ogni attore il compito di ricomporre tale scala in un'unità compositiva.  Questo sarà l'oggetto del laboratorio perché l'ultimo giorno (15 aprile) tutti saranno chiamati a innalzare un corpo sonoro, in un arco di tempo di 25 minuti. Non si può prevedere cosa accadrà. Per tre volte l'esecuzione di tutti tenterà, in un modo compositivo sempre diverso, di sollevare la cattedrale sommersa.
In fondo il Glimmung, la misteriosa creatura aliena del racconto di Philip Dick, non recluta specifici esperti da tutta la galassia per sollevare la mitica cattedrale di Heldscalla, inabissata nel Mare Nostrum?  

Calendario del laboratorio:
dal 10 al 12 aprile dalle 10 alle 16 presso carrozzerie | n.o.t Via Panfilo Castaldi, 28/a Roma
dal 13 al 14 aprile dalle h10 alle h17 presso teatro vascello
15 aprile dalle h10 presso teatro vascello. Esito laboratorio ore 18.00 | 18.30 | 19.00
Quota di partecipazione: 200 €      Per un numero indefinito di partecipanti

Per iscrizioni e modalità di pagamento scrivere entro il 3 aprile a: prenotazioni@raffaellosanzio.org  
tel. 0039 0547 25566      Informazioni su www.raffaellosanzio.org

 

SPETTACOLO
Teatro Vascello
16 e 17 Aprile ore 21
TIFONE
per pianoforte e "viola"

liberamente tratto da Joseph Conrad
per pianoforte e "viola"
adattamento e regia di Chiara Guidi
musiche originali di Fabrizio Ottaviucci
con: Chiara Guidi e Fabrizio Ottaviucci
cura del suono: Marco Canali
produzione: Socìetas Raffaello Sanzio

Guarda la fotogallery >>

In questo racconto di mare l'equipaggio del piroscafo Nan-shan ha un compito: affrontare il tifone sospingendo pazientemente la nave quasi perduta sopra la furia delle onde, diritta contro l'occhio stesso del vento, senza cercare di aggirarne con l'astuzia il furore. L'arte della scrittura di Conrad viene dal mare e contiene in sé molto di più della vicenda che racconta.  Dietro la superficie dei fatti il mare, il piroscafo, l'equipaggio, il capitano, il tifone stesso diventano figure che mettono in relazione il mondo esterno con il mondo interiore dell'autore; la tecnica del mare con quella della scrittura. Mettere alla prova la propria tecnica di fronte a una forza immane, traduce l'impresa analoga dell'arte di fronte all'assolutismo della realtà.
Tifone è una parola echeggiante, dove il suono, attraverso i fonemi che lo compongono, simula il soffio del vento. Su questa parola, voce e pianoforte, e con la tecnica che gli è propria, incontrano il mare, così come lo incontra una nave in lotta contro le onde di un oceano. La voce fronteggia la forza del vento e il terrificante punto immoto del centro del tifone; la contiguità paradossale tra il silenzio e il caos rotante. Il pianoforte mette in crisi la relazione tra testo, voce e suono e tuttavia crea un'ulteriore via di dipendenza e di forza. A questo strumento tocca il compito del paesaggio, alla voce quello della resistenza e dell'introspezione.

Prezzo: Biglietto TIFONE € 15,00 Biglietto

RASSEGNA STAMPA

Societas Raffaello Sanzio si confronta con Conrad e la furia del "Tifone"
la Repubblica 17/04/2015

Tifone - Chiara Guidi
Paper Street 17/04/2015

Quando i fiammiferi diventano la luce del teatro
Corriere della Sera 15/04/2015

 


SPETTACOLO VASCELLO DEI PICCOLI dagli 8 anni in su
Teatro Vascello
sabato 18 aprile ore 17
domenica 19 aprile ore 16

Biglietto €10 adulti, €8 bambini

LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI
liberamente tratto da H. C. Andersen 
ideato e diretto da Chiara Guidi
composizione ed esecuzione musicale Fabrizio Ottaviucci
con Lucia Trasforini
cura del suono Marco Canali
tecnica Francesca Pambianco, Alberto Irrera
produzione Socìetas Raffaello Sanzio

un ringraziamento particolare a Franco Lorenzoni

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La luce di un fiammifero va colta in fretta, perché se al suo bagliore qualcosa vibra ed emerge dal buio, subito la fiamma, spegnendosi, trascina via tutto con sé. E se ne riaccende un altro, un altro ancora, ancora uno, uno solo non potendo fare a meno di desiderare ciò che, appena visto e udito nel buio, è ormai una promessa.
Al tocco di ogni fiamma qualcosa emerge, così come al suono di ogni tasto una musica si fa sentire.
E La bambina dei fiammiferi fa suonare le fiamme sino ad aprire le porte di un mondo nel quale affamata, infreddolita e abbandonata entra raggiungendo da sola ciò che cerca.
La accompagna una voce che porta dentro di sé. E nella notte il silenzio fa sentire tutta la passione che solo chi desidera, come quella bambina, può udire.
Alla luce di ogni fiamma una voce chiama e una musica risuona sino ad aprire le porte di un mondo nel quale si può entrare ma di cui, poi, non si può parlare. La bambina dei fiammiferi è una favola a lieto fine, capace di farci sentire  nel silenzio quella passione che solo chi brucia come un bambino può sentire.

RASSEGNA STAMPA

La favola della piccola fiammiferaia
TrovaRoma 16/04/2015

 

 

Dialogo tra Chiara Guidi e il Gruppo Acusma
presso
Teatro Vascello
18 aprile ore 18,30
La voce e l'infanzia in una foresta di immagini invisibili
Ingresso libero

Acusma è un collettivo di ricercatori e artisti, nato all'interno del DASS-Facoltà di Lettere e Filosofia de La Sapienza-Università di Roma, impegnati nell'investigazione sul suono e la vocalità nel teatro e nella video arte. Di fronte al bambino, creatura infante, dall'etimo infans, e dunque prima del linguaggio e creatore di linguaggi, "l'attore è chiamato a fabbricare le parole e a metterle in risonanza con quanto lo circonda, affinché lo stesso spazio circostante possa rispondere alla sua voce, e cantare": così Chiara Guidi ha impostato la tecnica molecolare della voce, un'attenzione e un controllo delle unità minime del suono umano. "La tecnica traccia sulle parole una partitura fatta di segni che rimandano a immagini vive che solo l'attore vede e sulle quali le parole si mettono in cammino. Queste immagini invisibili diventano le note di un pentagramma che la voce legge per chi desidera ascoltare".

 

EVENTI

Casa editrice Nottetempo
10 aprile ore 18
Dialogo con Chiara Guidi: Il varco del racconto.

Il palco è un microscopio.
Ingigantisce gli oggetti e illumina allo stesso modo le cose piccole e le cose grandi riconducendo alla memoria qualche cosa che era stato  dimenticato. Qualcosa accade. Si apre.
Mettere in scena un racconto ha più a che fare con l'andare che con il posare.
Credo che accada la stessa cosa con la pubblicazione di un racconto.
Il testo entra nello spazio di una casa, e quando entra nella casa editrice qualcosa cambia.
Lo spazio del racconto mette in crisi lo spazio della casa.
C'è un impatto. E lì, nell'incontro di due spazi si forma  un'apertura.
Dove la casa editrice e il teatro si mettono in cammino.
(Chiara Guidi)

E' consigliata la prenotazione presso segreteria@edizioninottetempo.it       tel. 06 68308320


Casa dei Teatri
17 aprile dalle ore 11 alle 13

Nell'ambito del progetto "Osservatorio del presente. Attori e scene."
organizzato da Dipartimento Cultura del Comune di Roma e Dipartimento Filosofia Comunicazione e Spettacolo dell'Università degli Studi Roma Tre

Incontro
L'invisibile e oscura tracotanza di voce e infanzia
A cura di Università DAMS Roma 3

La parola tracotanza  ci porta al di là della misura del pensiero, oltre quella giusta misura che apre le porte al disordine e mi permette di riconoscere l'emozione al suo sorgere.
Per questo, sul palco,  è necessario farne esperienza. Raccontarne il coraggio.
Per farlo ho bisogno di un verbo transitivo sollevare e l'aiuto di due figure:  voce e infanzia.
Per sollevare qualcosa che non si vede, ma c'è. E credere in ciò che non è ancora.

Ingresso libero
Informazioni: www.osservatoriodelpre.wix.com/osservatorio