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LE VIE DEI FESTIVAL 2015 - XXII edizione
giovedì 17 settembre, ore 21.00 PRIMA NAZIONALE

POUILLES
Le ceneri di Taranto

testo, ideazione e regia Amedeo Fago
con Amedeo Fago e Giulio Pampiglione
e, in ordine di apparizione nel video, Malvina Missio, Gisella Burinato, Serena D'Andria, Jacopo Maria Bicocchi, Gabriele Geri, Giuseppe Sillitto, Eugenio Durante, Greta Agresti, Simone Formicola, Luca Scapparone, Valentina Fago
musica Franco Piersanti, costumi Lia Francesca Morandini, montaggio video Daniele Carlevaro
effetti speciali Davide Ippolito, Luca Di Cecca
assistente alla regia Alberto Battocchi
riprese video in Puglia Nicola Spagna e Valerio Cappelluti
fotografie Francesca Fago, trucco Gabriella Trani, parrucchiera Eleonora Migliaccio
costumi realizzati da Costumi d'arte e Atelier Nori, riprese in studio Nel Blu Studios
pubbliche relazioni per l'Italia Giuliana Antonini Andreozzi

produzione Patrick Sommier per MC93 Maison de la Culture de La Seine-Saint-Denis, Parigi.
Le vie dei Festival, Roma.

Si ringraziano Domenico Fago, Giuliano e Lilia Fago Golfarelli, Tino Franco, Giancarlo Grande,
Gabriella Lo Faro, Paola Maffioletti, Valentina Marangi, Carmelo Patrono, Giancarlo Sammartano, la scuola "Fondamenta".
Un ringraziamento e un ricordo particolare per Carlo Tomassi.

Un racconto affidato alla voce fuori campo dell'autore-narratore, che mescola sapientemente romanzo familiare, storia passata e vicende recenti, con l'ausilio suggestivo di video e nuove tecnologie: questo è Pouilles - Le ceneri di Taranto, ideato da Amedeo Fago e da lui anche interpretato insieme a Giulio Pampiglione. Le vie dei Festival coproduce la versione italiana dello spettacolo, dopo lo straordinario successo a Parigi, al Théâtre Gerard Philippe.

Si parte dalla città d'origine, Taranto, per un viaggio attraverso due secoli. Alle gioie e ai drammi della famiglia fanno eco gli eventi della grande Storia - dall'Italia nascente all'Europa in guerra, fino all'industria siderurgica che schiaccia la vecchia Taranto e le regala un tasso d'inquinamento tra i più alti d'Europa, col suo corredo di malattia e di morte.

"Tutto è iniziato dalla pubblicazione di una fotografia su Facebook …" - scrive Amedeo Fago - "O forse no, tutto è cominciato da un viaggio a Taranto, città d'origine della mia famiglia, nel 2011… O forse no, tutto è cominciato quando è nata la mia terza figlia, trent'anni fa, ed io ho voluto comunicare l'evento a tutti i miei parenti, scoprendo che erano tantissimi…  O forse no, tutto è cominciato il giorno della mia nascita in una condizione non consueta, con un padre anziano ed una madre relativamente giovane. "Pouilles" è uno spettacolo che è nato tante volte nella mia mente, senza che lo sapessi; covava come la brace sotto la cenere in attesa che qualcuno ci soffiasse sopra per fare accendere il fuoco. L'ho inseguito per anni, nella mia attività drammaturgica, parlando d'altro, e ha visto la luce grazie a Patrick Sommier e alla MC93 di Bobigny. Di una cosa sono certo: che il lungo lavoro di ricerca, che sta dietro la necessaria sintesi teatrale, è stata per me un'esperienza di straordinaria importanza, non solo per lo studio e la conoscenza di una storia familiare e della storia "tout court", ma per il profondo senso di realizzazione umana che la ricreazione di tante vicende personali scaturite da tracce di memoria (lettere, appunti, diari e fotografie) con cui sono venuto in contatto, ha determinato in me".
                                                         
AMEDEO FAGO
Laureato in architettura presso l'Università di Roma, ha compiuto le prime esperienze di spettacolo già negli anni del liceo e nei primi anni di università. Verso la fine degli Anni Sessanta inizia la sua attività professionale come architetto scenografo collaborando, nel corso degli anni, ad oltre 50 film con importanti registi tra cui Elio Petri, Marco Bellocchio, Lina Wertmuller, Carlo Lizzani, Pierre Kast, Emidio Greco, Fabio Carpi e molti altri. Nel 1973 è ideatore e fondatore a Roma del centro culturale polivalente Il Politecnico, che presiede e dirige fino al 1993.
Nel 1978 inizia l'attività di drammaturgo con Auto-ritratt-azione e, a breve distanza, Risotto, spettacolo che ha riscosso uno straordinario successo internazionale essendo rappresentato, nell'arco di oltre trent'anni, in Francia, Olanda, Spagna, Germania, Brasile e Russia. A Risotto fanno seguito Segreteria telefonica, Io, patria, famiglia e Polaroid. Nel 1985 esordisce nella regia cinematografica con La donna del traghetto che viene selezionato per la 39^ edizione del Festival di Cannes. Realizza successivamente Tra due risvegli (1992) e Giochi di equilibrio (1997). Dal 2004 al 2014 dirige, con Morando Morandini, il LauraFilmFestival di Levanto.

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