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da giovedì 6 a domenica 9 ottobre tutte le sere ore 21.30 - domenica ore 18.30

HAI APPENA APPLAUDITO UN CRIMINALE

di e con Daniela Marazita
elementi di scena Teresa Fano
regia Alessandro Minati
produzione ELLEDIEFFELa Compagnia di Luca De Filippo

durata 60'

È tratto dall'omonimo libro di Daniela Marazita, divenuto un caso letterario sia pure di nicchia, lo spettacolo Hai appena applaudito un criminale, intenso racconto dell'esperienza di una donna che sfida il pregiudizio estremo, scegliendo di fare teatro in carcere con uomini colpevoli di indicibili reati.
L'autrice e interprete, diretta da Alessandro Minati, renderà il pubblico partecipe della sua esperienza di laboratorio teatrale condotta nel carcere di Rebibbia.
Nel gelo di una cappella dedicata alla celebrazione della messa, si tengono i primi incontri. All'inizio ci sono un uomo e una donna ma presto lei rimarrà l'unica a condurre il gruppo di dodici uomini verso quello che appare l'irraggiungibile traguardo del palcoscenico.
Un'altalena di sentimenti e contraddizioni - dalla diffidenza alla paura, dallo scoramento al riscatto, dalla seduzione al tradimento, dal giudizio morale al dolore, dall'impotenza al rigore, dalla violenza alla finzione - va a disegnare la cronaca dell' incontro straordinario della protagonista con un mondo di uomini reclusi ancora più "diversi" per aver commesso reati che scuotono la coscienza collettiva, che fanno orrore.
Un'esperienza - trasfigurata grazie all'azione teatrale - che penetra inconsapevolmente il sommerso che è in ognuno di noi, un incontro impossibile tra le sbarre che diviene realtà da condividere tra "liberi" e "detenuti": l'accettazione della contraddizione come strumento di sopravvivenza che solo il teatro sa cogliere.
Nel luogo della privazione della libertà e di tante altre cose ancora, attraverso il teatro, si apre dunque una riflessione senza limiti anche sulle prigioni interiori, sul senso della "detenzione" come pena da infliggere, sul bene, sul male, sul valore della diversità di genere, e di ogni genere.
Si semina senza aspettative e qualche volta il miracolo accade: la conferma che il teatro è un doveroso atto di civiltà dell'uomo verso se stesso.
Grazie al lavoro laboratoriale condotto da Daniela Marazita e al loro impegno, quattro detenuti, autori di altrettanti monologhi, hanno ricevuto la menzione speciale della giuria del Premio nazionale di drammaturgia civile "Giuseppe Bertolucci" 2015.
Per la Compagnia Luca De Filippo che lo produce, Hai appena applaudito un criminale rappresenta un'occasione per riprendere il filo del discorso con un mondo di esclusione, avviato a suo tempo da Eduardo con i ragazzi del carcere minorile di Nisida.

 

Dalla rassegna stampa:

Daniela Marazita appare enorme in scena. La sua presenza vivace e fluida riempie lo spazio ristretto della rievocazione/rappresentazione, e questa intimità logistica le conferisce qualcosa di sacro, di separato, di ieratico.
[…] al di là dell'indubbio valore sociale dell'operazione da cui scaturisce, è soprattutto -evviva- un inno al senso del teatro, un grido di vendetta verso chi non ne comprende la necessità.

Laura Novelli, Succedeoggi

Daniela Marazita ideatrice e interprete da' voce, in maniera molto coraggiosa, a una parte di umanità che per caso o per volontà, risulta frustrata e muta. […] a raccontarli è sempre soltanto lei, la Marazita, che coinvolge il pubblico con la sua voce potente, ammaliante, aggressiva, capace di modularsi, assecondando le corde del momento.
[…] Un immenso mare di parole ed emozioni che confluiscono tutte verso il finale apologetico e catartico, in un anelito di libertà  condotto alla dolcezza e al perdono. Sublime e a tratti doloroso, ci ricorda che tutti hanno diritto ad una possibilità.

Susanna Schivardi, Gli Scomunicati

Daniela Marazita, attrice di teatro, cinema, televisione, ha lavorato - tra gli altri- con Ugo Chiti, Luca De Filippo, Giorgio Albertazzi, Giancarlo Sepe, Vincenzo Salemme, Maurizio Scaparro, Flavio Bucci, Armando Pugliese, Alberto Sironi, Luca Zingaretti.
Dal 2006 al 2014 ha collaborato attivamente alle molteplici attività teatrali svolte all'interno del carcere di Rebibbia N.C. da La Ribalta-Centro Studi E. M. Salerno.
Impegnata soprattutto con detenuti ritenuti particolarmente "difficili" (transessuali, "precauzionali", Alta Sicurezza, nelle sezioni G8, G9, G12), ha sperimentato laboratori teatrali finalizzati alla messinscena: spettacoli destinati al confronto con un pubblico di spettatori "liberi" oltre che di spettatori detenuti.
Attualmente guida un laboratorio sperimentale di scrittura drammaturgica all'interno della sezione dei "precauzionali".

 

 

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