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dal 19 al 22 aprile 2018 | PROSA
dal giovedì al sabato h 21 – domenica h 18
Fortebraccio teatro
CANTICO DEI CANTICI
adattamento e regia
Roberto Latini
musiche e suoni
Gianluca Misiti
luci e tecnica
Max Mugnai
con
Roberto Latini
organizzazione
Nicole Arbelli
produzione
Fortebraccio Teatro
con il sostegno di
Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il contributo di
MiBACT
Regione Emilia-Romagna
durata
50 minuti
senza intervallo
Roberto Latini vincitore del Premio Ubu 2017 come Miglior attore o performer
Gianluca Misiti vincitore del Premio Ubu 2017 come Miglior progetto sonoro o musiche originali
![](../IMGs/Fortebraccio-Teatro-CANTICO-DEI-CANTICI-Fabio-Lovino_FOTO-LOGO.jpg)
Note di regia
Il Cantico dei Cantici è uno dei testi più antichi di tutte le letterature.
Pervaso di dolcezza e accudimento, di profumi e immaginazioni, è uno dei più importanti, forse uno dei più misteriosi; un inno alla bellezza, insieme timida e reclamante, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezza, un balsamo per corpo e spirito.
Se lo si legge senza riferimenti religiosi e interpretativi, smettendo possibili altre chiavi di lettura, rinunciando a parallelismi, quasi incoscientemente, se lo si dice senza pretesa di cercare altri significati, se si prova a non far caso a chi è che parla, ma solo a quel che dice, senza badare a quale sia la divisione dei capitoli, le parti, se si prova a stare nel suo movimento interno, nella sua sospensione, può apparirci all'improvviso, col suo profumo, come in una dimensione onirica, non di sogno, ma di quel mondo, forse parallelo, forse precedente, dove i sogni e le parole ci scelgono e accompagnano.
Non ho tradotto alla lettera le parole, sebbene abbia cercato di rimanervi il più fedele possibile.
Ho tradotto alla lettera la sensazione, il sentimento, che mi ha da sempre procurato leggere queste pagine. Ho cercato di assecondarne il tempo, tempo del respiro, della voce e le sue temperature.
Ho cercato di non trattenere le parole, per poterle dire, di andarle poi a cercare in giro per il corpo, di averle lì nei pressi, addosso, intorno; ho provato a camminarci accanto, a prendergli la mano, ho chiuso gli occhi e, senza peso, a dormirci insieme.
"vi prego, non svegliate il mio amore che dorme"
![](../IMGs/Fortebraccio-Teatro-CANTICO-DEI-CANTICI-12-Angelo-Maggio.jpg)
![](../IMGs/Fortebraccio-Teatro-CANTICO-DEI-CANTICI-7-Angelo-Maggio.jpg)
![](../IMGs/Fortebraccio-Teatro-CANTICO-DEI-CANTICI-2-Angelo-Maggio.jpg)
![](../IMGs/Fortebraccio-Teatro-CANTICO-DEI-CANTICI-14-Angelo-Maggio.jpg)
RASSEGNA STAMPA
Il Cantico secondo Latini
trovaROMA 19-04-2018
Amleto e il Cantico dei Cantici tra astrazione e concretezza
fuoricampo 14-04-2018
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