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Home > PROPOSTE PER LE SCUOLE

La Fabbrica dell'Attore (teatro stabile d'innovazione)

15 novembre – 20 dicembre 2007
IL BERRETTO A SONAGLI
Di Luigi Pirandello

adattamento e regia Giancarlo Nanni
con Manuela Kustermann
i personaggi: Massimo Fedele, Sara Borsarelli, Andrea Dugoni, Alberto Caramel

lo spettacolo ha una durata di 1 ora e trenta compreso l'intervallo.

Quest'opera fu scritta nell'agosto del 1916, in dialetto siciliano, per Angelo Musco con il titolo 'A birritta cu 'i ciànciani poi modificato in 'A birritta cu 'i ciancianeddi. Questa commedia derivata dalle novelle “La verita'” e “Certi obblighi”, fu rappresentata in lingua italiana per la prima volta a Roma nel 1923. La signora Beatrice Fiorica, gelosa e insoddisfatta, vuole denunciare al delegato Spano', amico di famiglia, il tradimento del marito, cavalier Fiorica, con la giovane moglie del suo scrivano Ciampa, anziano e a conoscenza dei fatti, che tollera la situazione purché venga salvato il suo “pupo”, cioe' la sua rispettabilita' e la “faccia”. Inutilmente Ciampa cerca di evitare la denuncia tentando di persuadere la signora Beatrice a girare la corda “seria” quella che fa ragionare ed evita i disastri. Secondo Ciampa portiamo tutti sulla fronte tre corde come d'orologio:”la seria, la civile,la pazza. Sopra tutto, dovendo vivere in societa', ci serve la civile, per cui sta qua in mezzo alla fronte...; su la tempia destra, c'e' la corda seria, per parlare seriamente, a quattr'occhi; a sinistra la corda pazza...quella che fa perdere la vista degli occhi... ed uno non sa piu' quello che fa”. La signora Beatrice non ci vuol sentire da quell'orecchio e fa scoppiare lo scandalo, ma tutta la famiglia le va contro: la madre, il fratello, la serva e così alla fine il delegato cerca di far apparire che non c'e' stato alcun rapporto tra il cavaliere e la giovane Nina Ciampa. Ma é proprio al Ciampa, al marito tradito, che la cosa ora non va più bene, egli é offeso e ferito, tutti sanno ora, dopo tutto quel chiasso, che porta “il berretto a sonagli”, il cappello da buffone e da becco, e vuole la rivincita. Sara' la signora Beatrice che si é tolta lo sfizio di far girare la corda “pazza” a subire le conseguenze dello scandalo e a salvare il buon nome del Ciampa. Come? Facendosi ricoverare per tre mesi in un manicomio... si e' comportata da pazza, “...ha bollato con un marchio d'infamia tre persone: uno, d'adulterio; un'altra, di sgualdrina e me (Ciampa), di becco..deve dimostrare di essere pazza-pazza davvero- da rinchiudere!... Bisogna chiuderla! Bisogna chiuderla! ...E' pazza! E' pazza!” La commedia termina con una orribile risata di Ciampa, risata di rabbia, di selvaggio piacere e di disperazione ad un tempo

3 novembre – 23 dicembre 2007
15 febbraio - 30 marzo 2008

IN CAMMINO PER OZ
di L. Frank Baum

regia Giancarlo Nanni, L. Frank Baum
adattamento Manuela Kustermann
Spettacolo realizzato con gli studenti del corso Dams Roma Tre

lo spettacolo ha una durata di 1 ora.

Il Mago di OZ è una delle più belle avventure nel mondo della fantasia, dove i desideri e le speranze vengono alla fine realizzati attraverso avventure e vicissitudini che riempiono di paura e terrore i poveri protagonisti. Tutti ricordano il famoso film con Judy Garland, ma il Mago di OZ è stato il livre de chevet di milioni di bambini e adulti, non solo americani, che ne seguivano le avventure sui giornali dell'epoca.
Queste avventure verranno raccontate attraverso un MUSICAL.


8 - 27 gennaio 2008
L'AMORE MIO NON PUO'
di Lia Levi

adattamento e regia Manuela Kustermann
con Manuela Kustermann
Scene di Haru Manuchi

lo spettacolo ha una durata di un'ora.

L'ultimo romanzo della scrittrice piemontese Lia Levi, edito da Edizioni e/o. E' il 1939. Il marito di Elisa, Andrea, si butta giù dal muraglione del Pincio a Roma, lasciandole un biglietto in cui le chiede di perdonarlo e di occuparsi della loro bambina Lilia. “Tu sei forte e io no”, sono le sue ultime parole. Il senso di queste parole Elisa lo capisce poco alla volta, mentre “il filo oscuro che aveva cominciato ad insinuarsi nella tela… continuava a compiere il suo cammino e si preparava subdolamente a piegarsi a cappio..”. E il suo mondo, fatto di piccole ma grandi certezze - l'amore non passionale ma rassicurante e tenero del marito, la gioia di crescere la loro bambina Lilia, la coscienza non esercitata dell'appartenenza alla fede ebraica, l'apparente solidità dei valori di una famiglia borghese - si sgretola pezzo dopo pezzo. Andrea perde il posto da bancario a seguito delle leggi razziali e piomba nel tunnel di una depressione senza luce, da cui nemmeno la vicinanza della moglie e della loro bambina Lilia riescono a tirarlo fuori. Elisa, figlia di una coppia borghese di ebrei romani non troppo praticanti, diplomata maestra ma senza mai aver insegnato, si ritrova così da sola, senza lavoro, a doversi improvvisamente arrangiare per poter sfamare e vestire la sua bambina. Fa da sfondo una Roma via via più plumbea, dove le conseguenze delle leggi razziali si misurano in termini di progressiva perdita di diritti e libertà. Elisa, come spesso solo le donne riescono a fare, attinge alla sua enorme risorsa interna, l'amore per la figlia e la voglia di proteggerla, per affrontare le difficoltà che incontra, mettendo in opera la vera capacità di arrangiarsi, facendo lavori nuovi - come la segretaria dal suocero del fratello che la violenta - e anche avvilenti, come la domestica a casa di una ricca famiglia ebrea. Durante questo percorso, Elisa farà molte scoperte, alcune belle altre meno: il senso d'appartenenza ad un popolo, ma anche la religione scevra dai principi di fratellanza e compassione; la sua forza interiore e la consapevolezza di come questa si trasmette di madre in figlia; infine, l'amore del marito, prima amato, poi odiato e finalmente riamato interamente, grazie alla definitiva comprensione del suo gesto estremo. Intorno ad Elisa, ruota una cerchia di personaggi, ognuno rappresentativo di una condizione umana. La sorella e la madre di Elisa, trincerate dietro un benpensantismo di facciata, sono le prime disposte a scendere a compromessi, accogliendo in casa un funzionario fascista che diventerà probabilmente amante della sorella. Il fratello di Elisa, che sposa una donna cattolica contravvenendo le regole, riesce, grazie al matrimonio, a salvarsi, pagando però con la perdita di libertà e divenendo schiavo della famiglia della moglie. I bravi amici ebrei Rosetta e Giuseppe, che offrono ad Elisa la prima possibilità di un lavoro retribuito (cucire zoccoli), sono gli esponenti l'ingegnosità piccolo imprenditoriale, ma anche dei buoni sentimenti sinceramente radicati nella fede religiosa. Infine, gli Anguillara, da cui Elisa va a servizio, appartengono ad una presuntuosa e ricca elite di Ebrei che non piega la testa nemmeno di fronte alle leggi razziali e tratta senza nessuna benevolenza gli “inferiori”, cattolici o ebrei che siano.


Orario Matinée per gli Spettacoli: ore 10.30
Prezzi
: 8,00 euro per studenti, + 1,00 euro a professore accompagnatore che ha diritto ad una consumazione omaggio del valore di 1,00 euro presso il Wine Bar del Teatro Vascello. Oppure 12,00 euro compreso il trasporto pulmann.

Per ogni informazione e prenotazione:
Cristina, Ufficio Promozione Scuole Teatro Vascello
tel 06 5881021 – 3405319449
fax 06 5816623
cristinavascello@virgilio.it