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Home > Cartellone > I SONETTI DI SHAKESPEARE
ARGOT PRODUZIONI presenta DUCCIO CAMERINI in I SONETTI DI SHAKESPEARE Un progetto di teatroinascolto musiche e canzoni Germano Mazzocchetti Simone Salza clarinetto e sax soprano Eszter Nagypal violoncello Gianluca Persichetti chitarra Germano Mazzocchetti pianoforte ![]() Estratti dalla rassegna stampa Rileggere Shakespeare, appuntamento costante per il teatro, ma quando a farlo è Duccio Camerini ci si poteva aspettare una sterzata interna. (…) Shakespeare e Camerini è combinazione di narrazione e poesia, quotidianità e il sogno che ce la fa sopportare. (…) con la recitazione a perdifiato che caratterizza il teatro di Duccio, narrante e palpitante. Rossella Battisti, L’Unità … bellissimo monologo di Duccio Camerini che mette in scena come una tragedia contemporanea l’unico testo di Shakespeare a non essere mai andato in palcoscenico. (…) Il risultato tangibile di una rappresentazione riuscita? Che appena tornati a casa dal teatro si corra a rileggere un testo disimparato. Paola Polidoro, Il Messaggero Spettacolo sui desideri che nessuno riesce mai ad appagare, sull’arte e apparenza delle cose, sulla fragilità umana, su tutti noi. Certi, noi, di aver ascoltato l’inaudito, l’inudibile. Che è tutto. Che è raro. Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica Se amate Shakespeare, se credete che le sue parole posseggano quella risonanza universale capace di trovare eco in ogni luogo e in ogni tempo, allora non perdete i Sonetti di Shakespeare (…). Si tratta di un monologo felicemente sospeso tra racconto e poesia, concretezza e astrazione, vita comune e afflato simbolico. Laura Novelli, Il Giornale Un intreccio di poesia, passione, ossessione che si riverbera in un racconto pieno di enigmi… Emilia Costantini, Corriere della Sera Duccio Camerini si muove in una scenografia essenziale, fra rose appassite, fogli appallottolati e sapienti giochi di luce - che regalano atmosfere ora più intime, ora più limpide - sostenendo il filo conduttore di una narrazione a intarsi, intrisa di pathos e di emozione. Tiberia de Matteis, il Tempo Una partitura narrativa originale, in cui i versi di Shakespeare diventano contrappunto ad una storia che si svela con grazia ed equilibrio, sfuggendo ogni banalità didascalica, portando in scena tutta la forza dei desideri e delle passioni umane e dei loro insondabili misteri. Da non perdere. Simone Azzoni, L’Arena |