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Dal 23 al 25 Maggio 2008
Ore 21.00 – domenica ore 18.00
UZUME' CHE DANZA
uno spettacolo di Maria Grazia Sarandrea

Ideazione, regia e coreografia di Maria Grazia Sarandrea
Musica di Barbara Eramo e Laura Inserra
Interpreti: Annalisa Borella, Giovanna Caputi, Emanuela Mastandrea, Cristina Pensiero, Maria Grazia Sarandrea, Basia Wajs
Costumi di Enrica Barbano



Uzumè che danza prende ispirazione da una storia narrata nell’antico testo giapponese Kojiki. La dea del sole Amaterasu, offesa dal fratello si rinchiuse nella caverna rocciosa e le divinità del cielo, preoccupate per il buio improvviso, affidarono a Uzumé, la danzatrice sacra, il compito di riportare il sole sulla terra.
La danza di Uzumé suscitò l’ilarità del divinità e la curiosità di Amaterasu, che dischiuse la porta della caverna e i suoi raggi tornarono ad illuminare il cielo.

La danza ristabilisce l’equilibrio cosmico e consente di percepire le energie dell’universo; accompagnata dal canto e dalla musica, è uno strumento rituale e cerimoniale, capace di portare luce e disperdere le illusioni nell’eterna lotta contro l’oscurità.
Lo spettacolo mette in scena danze incentrate sulla simbologia solare nelle diverse culture, dal Medio all’Estremo Oriente, dall’Africa all’Australia, ed intende esprimere il viaggio dell’essere attraverso il tempo, prendendo spunto dal mistero dell’eclissi, nella tensione al ripristino dell’unità uomo-natura. Uzumè che danza è accompagnato dai ritmi delle percussioni giapponesi, dalle scenografiche maschere della tradizione indiana Chhau di Seraikella e dal canto, dal vivo, di Barbara Eramo.
Lo spettacolo è presentato grazie al contributo di balletto ’90.



Danzatrice e coreografa, studiosa di danze etniche di diversi paesi del mondo, Maria Grazia Sarandrea è l’ideatrice del Tribal Jazz. Si laurea in Storia del Teatro e dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Svolge ricerche sul campo in India e studia vari stili di danza con maestri di fama internazionale sia in Italia che all’estero. Partecipa con i suoi spettacoli a numerosi festival tra cui ‘La danza Italiana’ , ‘La Festa Europea della Musica’. Lavora come danzatrice e coreografa nella trasmissione Dove osano le quaglie (RAI3). E’ ospite in varie trasmissioni televisive tra cui Alle Falde del Kilimangiaro e Unomattina

“Il Tribal Jazz è un nuovo stile di danza che fonde ritmi e movimenti tribali con quelli vicini alla nostra cultura.
Nelle tradizioni primitive la danza ha una valenza sacra attraverso cui l’uomo entra in contatto con le forze della natura. Il Tribal Jazz nasce dall’osservazione e dallo studio di vari stili di danza, presenti presso popoli diversi - le danze indiane, la danza africana, balinese, il flamenco, la danza sufi, e le arti marziali – e dalla riscoperta di forme di movimento rimaste immutate nel tempo perché legate a riti e feste popolari.Il Tribal Jazz coinvolge il corpo interamente e stimola un viaggio che risveglia emozioni di atmosfere lontane per ritrovare la libertà, l’istinto e la naturalezza.Lo studio del respiro, di nuovi equilibri, il contatto con la terra, sono alcuni elementi fondamentali di questa nuova disciplina i cui movimenti sono ripresi per lo più dal mondo animale e dalla natura. Attraverso questa espressione coreutica si sviluppa un equilibrato rapporto tra corpo e mente”.