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3-13 MAGGIO 2012

Mixò / Kunsthaus Tacheles / Titania Produzioni
in collaborazione con MTM / RT Studio
Maria Mendizabal in
PENELOPE IN GROZNYJ

scritto e diretto da Marco Calvani

con
Alberto Alemanno (Anfinomo), Elisa Alessandro (Attoride), Luca Celso (Telemaco), Karen Di Porto (Elena), Filippo Gattuso (Pireo), Giovanni Izzo (Antinoo), Letizia Letza (Ippodamia), Nicola Mancini (Leocrito), Lucilla Miarelli (Afrosine), Marta Pilato (Animone), Gianluca Soli (Teoclimeno), Emilia Verginelli (Melanto)

e con
Francesca De Sapio nel ruolo di Euriclea, Nicolà Hendrik nel ruolo di Cassandra, Gabriele Salvi nel ruolo di Laerte

luci Emiliano Pona
costumi Beatrice Zamponi
musiche originali Diego Buongiorno

scene Luan Scaringella
aiuto regia Michael Schermi
assistente alla regia Marco Marra
direttore tecnico Maximiliano Lumachi
tecnico Luca Carnevale

Lo spettacolo ha debuttato in anteprima mondiale al Kunsthaus Tacheles di Berlino il 5 dicembre 2009 ed è stato presentato nel giugno 2010 al Napoli Teatro Festival, sezione Fringe.

9 MAGGIO 2012 ore 18 - Foyer del Teatro Vascello
Conferenza
CECENIA. UNA TRAGEDIA INFINITA

intervengono:
VERA POLITKOVSKAJA, giornalista e figlia di Anna Politkovskaja
AMEDEO RICUCCI
, storico e reporter
ASLAN DUDAEV
, studente e nipote di Džokhar Dudaev
MASSIMO BONFATTI
, Associazione Mondo in Cammino
MARCO CALVANI
, autore e regista
FIAMMETTA CUCURNIA
, giornalista La Repubblica

Proiezione Fotoreportage dal Caucaso di Livio Senigalliesi 

penelope

Con PENELOPE IN GROZNYJ il mito omerico di Penelope e della sua controversa solitudine si trasferisce nella Cecenia di oggi, un paese dove la tortura è la norma, le esecuzioni senza processo sono routine e le razzie e i saccheggi un luogo comune. Una terra battuta da un gelido inverno e dalla guerra, minacciata dal fuoco di sanguinarie milizie indipendentiste e messa ancor più in pericolo da un esercito corrotto, complice e profittatore di uno spietato disegno politico. Un paese in cui si è perso il diritto alla dignità.

Siamo a Groznyj, capitale fantasma di un paese fantasma. Siamo in una scuola abbandonata, distrutta dai bombardamenti, adesso occupata dai Russi/Proci, capitanati da Antinoo, che ne hanno fatto il loro quartier generale, covo di piani crudeli e tana di giochi perversi. Penelope è una donna sola. Il marito Ulisse è lontano da casa da qualche anno, da alcuni  mesi non arrivano più sue notizie dall’occidente, nè i suoi soldi che dovrebbero servire a mandare avanti la baracca e a mantenere gli studi del figlio. Telemaco è un giovane uomo inquieto, che vive nel rancore e nell’odio. Pireo e Teoclimeno, i suoi unici amici. Euriclea, la vecchia nutrice. Laerte, il suocero ritiratosi nel silenzio. Melanto, una giovane amica. Elena, la bella cugina.

Con la riscrittura del mito greco e dei suoi personaggi epici, e con uno sguardo a Pasolini, si cerca di ricostruire la vita quotidiana in tempo di guerra, dando così vita a una metafora violenta di cosa il potere fa ai corpi e alla parola. Un’analisi feroce di una terra distrutta, di un olimpo senza dei, e di una popolazione inerme, ormai privata della speranza e della solidarietà.

PENELOPE IN GROZNYJ diventa così una parabola sprezzante di qualsiasi regime totalitario, sia esso lontano o vicino, storicamente superato o attualmente invisibile, dove il terrore e l’orrore sono all’ordine del giorno e dove la situazione di emergenza altera brutalmente le convenzioni formali, inverte e modifica ogni rapporto, intellettuale, affettivo, di potere, e stravolge il senso intimo di ogni gesto e di ogni abitudine.

Attori spagnoli, tedeschi, inglesi e italiani compongono il cast dello spettacolo.

penelope

Marco Calvani (1980), attore formatosi alla scuola del Teatro della Limonaia e al Duse Studio di Roma, debutta come drammaturgo nel 2002 con Quasi, commissionato dal Social Forum Europeo dei Teatri. Altri lavori includono: Teloleggonegliocchi! (2003), Prima che tu dorma, commissionato dal Todi Arte Festival 2004, La vita bassa/Low Life (2005) commissionato dal Phoenix Theatre di Londra, Le mani forti (2006), pièce liberamente isp irata alla tragedia di Novi Ligure e Olio (2008). Nel 2009 su commissione della Grec Fundaciò di Barcellona scrive e dirige La città sotto/The city beneath presentato poi in anteprima mondiale al La MaMa Theatre di New York, e Penelope in Groznyj che debutta al Kunsthaus Tacheles di Berlino. È stato inoltre ospite dell’Ubud Writers and Readers International Festival di Bali. Nel 2010 scrive assieme a Marco Marra Unghie per la rassegna di teatro omosessuale Garofano Verde di Roma ed insegna all’Obrador Internacional d'Estiu presso la Sala Beckett di Barcellona. E’ tra i giovani autori italiani più rappresentati in Francia con Les Mains Fortes.Nel giugno 2011 è invitato dal Théâtre de la Ville di Parigi a rappresentare l’Italia in un progetto di scrittura internazionale, il Bal Littéraire, sotto la direzione di Fabrice Melquiot, nell’ambito di Face à Face e Chantiers d’Europe. Nello stesso anno riceve il Premio Siae come migliore autore teatrale nell'ambito del 54° Festival di Spoleto e vince una residenza alla Cité Internationale des Arts di Parigi. Al 55° Festival dei 2 Mondi di Spoleto, il prossimo giugno, Neil LaBute dirigerà in anteprima mondiale il suo nuovo lavoro Roba di questo mondo con Andréa Ferréol. E’ fondatore e direttore artistico di Mixò, centro culturale internazionale che riunisce attori e autori nella promozione di opere originali di teatro e di cinema. I suoi testi sono tradotti e rappresentati in sei lingue.

Orari: dal martedì al sabato ore 21 - domenica ore 18.00
Prezzi: € 20,00 intero e ridotto € 15,00