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La spazialità del suono si contrappone alla conoscenza smarrita del mito di Edipo

Dal 6 all'11 maggio 2003
TEATRO VASCELLO



FORTEBRACCIO TEATRO

BUIO RE
Da Edipo a Edipo in radiovisione

uno spettacolo di e con Roberto Latini

scene Pierpaolo Fabrizio

musiche originali Gianluca Misiti

luci Max Mugnai

produzione Fortebraccio Teatro, Florian Proposta Teatro Stabile d'Innovazione

Cosa c'è dietro la cecità di Edipo, cosa dentro il suo buio? Muove da interrogativi irrisolti il percorso che condurrà al nuovo spettacolo di Fortebraccio Teatro, ideato ed interpretato da Roberto Latini: l'attore/regista romano, continua così a rintracciare suggestioni nei personaggi classici. Dopo aver scomposto e riflesso in frammenti di specchio la follia e la solitudine di un altro tragico re, Caligola, parte da e ritorna ad Edipo.
Il mito per definizione viene usato come prologo ed epilogo, come una cornice stretta attorno ad una precisa idea da esplorare. E il nucleo di questa particolare visone di Edipo è consacrato da Latini al concetto di buio: una via di conoscenza e di coscienza, lo smarrimento e la porta d'accesso ad una dimensione "altra" - il suono.
Questo spettacolo apre anche al nuovo progetto della compagnia romana, Radiovisioni, una "ricerca legata soprattutto alla spazialità del suono in contrapposizione alle immagini intese come ambienti di luce".