Privacy Policy
s1spacerHOMEspacerSTORIAspacerIL VASCELLOspacerSTAGIONE 2016/2017spacerINFO e PREZZIspacerCONTATTIspacerLINKspacerARCHIVIO STAGIONIspacerPRODUZIONIspacer

Home > Cartellone > La ragazza Carla


TEATRO VASCELLO - sala 2
12 - 30 aprile

Associazione Teatrale Pistoiese
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Teatro del Tempo Presente
Regione Toscana
LA RAGAZZA CARLA
di Elio Pagliarani
Musiche di Enzo Jannacci
Orchestrazione Paolo Jannacci
con Carla Chiarelli
Regia Cristina Pezzoli
Assistente alla regia Francesca Sarteanesi
Distribuzione: Saverio Barsanti
Ufficio Produzione: Daniela Benassi
Ufficio Stampa: Francesca Marchiani

In collaborazione con Quellicherestano e Giovanna Maglionei


1

Carla Dondi fu Ambrogio di anni
diciassette primo impiego stenodattilo
all'ombra del Duomo


Sollecitudine e amore, amore ci vuole al lavoro
sia svelta, sorrida e impari le lingue
le lingue qui dentro le lingue oggigiorno
capisce dove si trova? TRANSOCEAN LIMITED
qui tutto il mondo...
è certo che sarà orgogliosa.

Signorina, noi siamo abbonati
alle Pulizie Generali, due volte
la settimana, ma il signor Pratèk è molto
esigente - amore al lavoro è amore all'ambiente - cosi
nello sgabuzzino lei trova la scopa e il piumino
sarà sua prima cura la mattina.


UFFICIO A UFFICIO B UFFICIO C

Perché non mangi? Adesso che lavori ne hai bisogno
adesso che lavori ne hai diritto
molto di più.


S'è lavata nel bagno e poi nel letto
s'è accarezzata tutta quella sera.
Non le mancava niente, c'era tutta
come la sera prima - pure con le mani e la bocca
si cerca si tocca si strofina, ha una voglia
di piangere di compatirsi
ma senza fantasia
come può immaginare di commuoversi?

Tira il collo all'indietro ed ecco tutto.

Capolavoro di uno dei più grandi poeti italiani contemporanei, componente del gruppo '63, La ragazza Carla è una sorta di romanzo di formazione in versi.
Scritto a Milano tra il 1954 ed il 1957), racconta di una ragazza di periferia che a diciassette anni trova lavoro come dattilografa nella Milano post-bellica dell'imminente Boom. La sua è una vita segnata dai costumi già alienati dalla burocrazia aziendale, in cui l'ombra di una possibile esperienza affettiva con un collega scandisce il passaggio della ragazza dall'adolescenza ad una qualche maturità.
Un momento storico e un clima geografico - quello della Milano anni Cinquanta - già affrontati dalla regista Cristina Pezzoli in passato in vari spettacoli, da L'annaspo di Raffaele Orlando a Sboom! con Maddalena Crippa, fino a Erodiadi di Giovanni Testori.


Quando Carla Chiarelli mi ha proposto di lavorare su La ragazza Carla del grande Elio Pagliarani, alla lettura di questo stupefacente poema si è accompagnato ? spontaneo immediato perentorio ? il desiderio di un incontro tra quel mondo e la musica di un altro grande poeta contemporaneo: Enzo Jannacci.

Mi pare infatti che lo “sposalizio” tra i versi di Pagliarani e il mondo musicale di Jannacci sia quasi destinato ed inevitabile: entrambi attraversano con ironia e strazio, con lo sguardo incollato alla realtà, Milano e i suoi personaggi, senza mai cadere nella retorica o nel manierismo.
Entrambi dipingono con parole e musica affreschi che non dimenticano la dimensione sociale in cui i propri personaggi galleggiano, stralunati e sofferenti. Entrambi hanno vissuto con insofferenza le accademie manieristiche, le hanno scardinate e hanno inventato forme nuove.
La ragazza Carla avrebbe potuto essere una canzone scritta da Jannacci, così come la ragazza “Vincenzina” o la ragazza “Maria” potrebbero essere uscite dalla penna di Pagliarani e attraversare le strade o le piazze in cui passa Carla e guardarla scappare.

Quando ho chiesto a Pagliarani un parere sull’ipotesi che Jannacci potesse musicare il suo poema, ha reagito con la gioia di un ragazzino invitato ad una festa (“è l’unico mito della mia giovinezza, unico della musica detta leggera; Jannacci mi dà gioia”).
Quando a Jannacci è giunta la proposta di musicare Pagliarani si è fatto portare una vecchia tastiera tedesca piena di polvere, l’ha appoggiata su una scrivania, stracolma di scartoffie ? accanto all’ombra del Duomo di un fianco del Duomo…? e ha cominciato a suonare.

In questa prima fase alcuni suoi brani inediti accompagnano il nostro studio; in autunno il lavoro verrà completato, anche grazie all’orchestrazione di Paolo Jannacci, trasformando il poema in operina musicale.

A questi due grandi uomini, Carla Chiarelli ed io diciamo grazie per il regalo che ci hanno fatto e per la semplicità con cui l’hanno elargito: non capita tutti i giorni di incontrare, sul proprio cammino, un pezzo della storia culturale italiana del Novecento.

Cristina Pezzoli

Orari: da martedì a sabato ore 21.30 - domenica ore 17.30
Prezzi : posto unico consumazione inclusa € 10.00