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La magmatica terra di Sicilia come un’immagine compressa tra bellezza e furori

Dal 17 al 22 giugno 2003
TEATRO VASCELLO



SUD COSTA OCCIDENTALE

CARNEZZERIA

uno spettacolo di Emma Dante

con Gaetano Bruno, Sabino Civilleri, Enzo Di Michele, Manuela Lo Sicco

musiche e canto Davide Enia

produzione CRT Centro di Ricerca per il Teatro

Carnezzeria è la macelleria: la giovane Nina è l'animale da sacrificare, la vittima da portare al macello in questo nuovo lavoro scritto e diretto da Emma Dante.
Sono esistenze tutte chiuse nelle apparenze quelle investigate dalla giovane regista/autrice palermitana, già vincitrice con il precedente spettacolo mPalermu dell'ultima edizione del Premio Scenario.
Carnezzeria porta avanti la sua riflessione sui disagi e i rapporti deviati insiti nei microcosmi delle famiglie del Sud, della terra di Sicilia: furori destinati a sgorgare come magma per troppo tempo compresso nei giorni di festa, quando tutto si muove in precario equilibrio tra la bellezza e la compostezza del rito, l'ebbrezza e la voglia di perdere la misura.
La cerimonia da celebrare, questa volta, è un matrimonio riparatore; ad attendere che si compia - in un'atmosfera da veglia funebre -, tre fratelli e la loro sorella, sporca del peccato, intenti a ristabilire ordine e ruoli per riconquistare il rispetto della comunità.

"Ognuno di loro è un personaggio che nella movenza delle ciglia, nella postura del corpo, nel ritmo della voce possiede in sé tutta la bestia che lo ha partorito. - così la Dante descrive Carnezzeria - È la cerimonia messa in scena per assolvere una donna dal peccato: pulire la macchia; riparare il guasto; togliere il disonore al figlio bastardo.
L’unica legge possibile è: “Guardateci con rispetto”- e con rispetto vuol dire “guardateci di nuovo senza abbassare lo sguardo”. La loro esistenza sta nella loro apparenza. Sesso, corpo, territorio, proprietà, lotta e appartenenza sono gli unici moventi che generano, attraverso una terribile bestialità, tutta la loro natura di zanne e artigli".
Carnezzeria è una storia di segreti e di vergogna, liricamente violenta e dolorosa, è dopo mPalermu una nuova preziosa tessera del mosaico che Emma Dante sta disegnando intorno alla sua sicilianità.