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Home > Cartellone > L'ultimo nastro di Krapp


dal 15 al 20 giugno
COMPAGNIA TEATRALE KRYPTON
L’ultimo nastro di Krapp
di Samuel Beckett
uno spettacolo di e con Giancarlo Cauteruccio
in collaborazione con Istituzione Servizi Culturali del Comune di Scandicci, Teatro Metastasio Stabile della Toscana

Samuel Beckett scrisse L’ultimo nastro di Krapp nel 1957, affidando l’analisi del rapporto conflittuale tra uomo e macchina ad un allora avveniristico magnetofono collocato in scena.
In uno spazio di solitudine siderale, un dialogo - in verità monologante - tra il protagonista e la sua voce registrata esprime la frattura tra presente e passato. Il vecchio Krapp, ossessivo frequentatore delle proprie memorie, attraverso registrazioni meticolosamente conservate e catalogate, tenta di recuperare l’uomo che fu. Brandelli di vita che non gli bastano più. Nel riascoltare la sua voce, interrompe continuità e senso con commenti derisori ed echi ironici che rendono la distanza tra presente e passato ormai incolmabile. Se poi ad affrontare il gioco, calandovisi completamente, è Giancarlo Cauteruccio, l’interpretazione non può che essere un importante momento di autoanalisi. Così l’impegno del regista, tra i più innovativi della scena della ricerca, attinge al suo passato di sperimentatore di un “teatro tecnologico” cui adeguare le caratteristiche fisiche ed espressive sue e del suo personaggio. Uno spettacolo sofisticato e intrigante sul piano acustico e sensoriale, indagatore di diversi livelli di sensorialità: dal rapporto col cibo a quello col sonno, sino alla necessità di creare una coincidenza tra attore ed esperienza reale.

Il tentativo di comunicare, laddove nessuna comunicazione è possibile, è soltanto una volgarità scimmiesca, o qualcosa di orrendamente comico
Samuel Beckett