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dal 13 al 18 aprile
TEATRO STUDIO
Malaluna
di Peppe Lanzetta e Vincenzo Pirrotta
con Peppe Lanzetta e Vincenzo Pirrotta
musiche I Melisma
eseguite dal vivo da Francesco Petti (chitarra), Daniele Esposito (contrabbasso) Mario Spolidoro (sax soprano), Emanuele Esposito (percussioni), Roberto Vacca (fisarmonica) Loredana Mauro (voce)
luci Lucio Di Pietro
regia e scene Pasquale De Cristofaro

Sono entrambi figli del Sud e con la stessa imponente fisicità Peppe Lanzetta, trasgressivo scrittore dei bassifondi napoletani, e Vincenzo Pirrotta, giovane cuntista palermitano: si sono incontrati sul palco per intraprendere un viaggio parallelo dentro le città gemelle di Napoli e Palermo, archivi viventi di voci, volti e fatti, raccontati al pubblico in Malaluna.
Malaluna perché è proprio sotto lo sguardo di una luna mediterranea e complice che i due attori/avventori, seduti ai tavolini di un bar, cantano di mafia e camorre, di amore rubato e di fratellanze tradite, rendendo omaggio a Viviani, Pasolini, Brecht e Fassbinder. In un luogo dell’anima, diventano la voce della gente nata cresciuta e morta nei vicoli, dei grandi clandestini e dei piccoli delinquenti, degli umiliati e traditi, per caso o per necessità, di tutti quelli rimasti “cafoni senza storia”. Lanzetta propone una Napoli intima, lirica, un po’ sopra le righe, cosciente, ma incapace di cambiare. Pirrotta ricostruisce i colori, gli odori, la vita del cuore di Palermo, l'orrore di un omicidio, la spavalderia di un picciotto.
Una polifonia di dolore, rabbia e sole che risuona nelle lingue aspre e melodiche dei due interpreti, sottolineata dalla musica suonata dal vivo dei Melisma e diretta da Pasquale De Cristofaro.

Il sole brucia e non lascia pensare
Peppe Lanzetta e Vincenzo Perrotta