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Home > Cartellone > I refrattari


dal 20 al 25 gennaio


TEATRO DELLE ALBE

I refrattari
drammetto edificante di Marco Martinelli

con Ermanna Montanari, Luigi Dadina, Mandiaye N’Diaye, Maurizio Lupinelli, Roberto Magnani
scene e costumi Ermanna Montanari e Cosetta Gardini
luci Valentina Venturi
fonica Enrico Isola e Andrea Mordenti
regia Marco Martinelli
produzione Ravenna Teatro, Santarcangelo dei Teatri

Tra farsa e tragedia, un quadro di famiglia di sconcertante attualità, che parla di gente spaesata, sradicata, passata tutto d'un fiato dalla povertà della terra al luccichio della tv. Sono ancora in fuga dalla loro terra Daura e Arterio, madre e figlio, ambigui protagonisti de I Refrattari. Vittime e assassini, terrificanti e commoventi, trincerati nei loro pregiudizi, naufraghi di una civiltà contadina che non esiste più. Persone violente e ottuse, pronte a tutto per difendere la loro soffocante intimità, anche a scambiare una pentola di passatelli con un razzo per arrivare sulla Luna.
Come drammetto edificante, viene riproposto integralmente dal Teatro delle Albe, dopo undici anni dalla prima messa in scena. Il testo ha conservato l’originale bilinguismo, tra dialetto delle Ville Unite e lingua romagnola, e i continui salti di tono, dagli slanci aristofaneschi dell’inizio ai lunari lirismi della fine. E’ nuovo, viceversa, l’impianto scenico: un antro senza vie di fuga, un antinferno claustrofobico - pavimento di moquette nera e parete rosso sangue - rifugio di due anime alla ricerca di tranquillità. Ma queste anime refrattarie, con baldanza comica e distruttiva, raggiungono inesorabilmente solo il baratro, murandosi vive per isolarsi dal mondo; mentre la loro caduta di miseri ribelli è scandita dalle note di Gustav Mahler, apocalittiche, colte e bizzarre proprio come il linguaggio dei due protagonisti.

Datemi un teatro così esuberante di storie e presuntuoso da porsi al di fuori della Storia e dei suoi oltraggi
Marco Martinelli