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Teatro Vascello
da gennaio a giugno 2004

Dopo la fortunata programmazione dello scorso anno, l’Ente Teatrale Italiano sceglie di nuovo il Teatro Vascello come spazio privilegiato per la scena contemporanea.
La nuova stagione dell’ETI individua territori - anche estremi - e intreccia segni differenti, disegnando quella mappa ideale che indica tutte le possibili strade di una SCENA SENZACONFINE.
Da gennaio a giugno, un cartellone ampio scorre a ritmo serrato, con l’avvicendarsi di compagnie di diversa natura artistica che, tutte insieme, vanno a comporre un puzzle che riunisce alcune tra le tendenze più interessanti della ricerca italiana.
Un calendario ricco: 23 compagnie per 24 spettacoli, serate speciali, e uno spettacolo-saggio, Scenari del ‘900, II°edizione, che, eccezionalmente, sarà ospitato al Teatro Valle. Infine, 2 convegni sulla drammaturgia contemporanea italiana, per andare oltre il presente che si evolve: riflessioni e conversazioni per districarsi nell’opera particolare delle singole compagnie.

Tre vie, ricche di altrettanti sentieri, guidano il percorso.
La drammaturgia italiana contemporanea, che svela la presenza di autori giovani e giovanissimi, i quali, confrontandosi con la realtà, rintracciano l’essenza del passato, rielaborano, smembrano, ricompongono.
Le scritture di scena, quelle della drammaturgia scritta durante e dopo il teatro, che intreccia il lavoro dell’attore (non più solo interprete) con quello del regista (non più solo metteur en scène).
La poetica del sud, una scelta linguistica e simbolica che accompagna l’immaginario teatrale di molte proposte di spettacolo.
Linee guida che poggiano su lunghi anni di sperimentazione, e che testimoniano una innovazione sempre più consapevole e strutturata, instancabilmente volta ad elaborare progetti che reclamano punti di riferimento “altri”.

Come già lo scorso anno, sono presenti gruppi o artisti già noti insieme ad altri emergenti, tutti comunque legati da un invisibile filo rosso che li riconduce inesorabilmente ad una scena, appunto, senzaconfine, dove è possibile entrare in contatto con le differenti, infinite dimensioni della “scatola” teatrale.
Una cartografia del presente che segnala allo spettatore spettacoli che rimandano al cinema e alle arti visive, alla danza e alla musica, alle ipertecnologie. E non dimentica, tuttavia, la rappresentazione e il racconto, la drammaturgia e la parola, indispensabili ad alimentare la riscrittura dei classici e la nascita di autori nuovi.

A dicembre dello scorso anno cercavamo un pubblico con cui condividere una esperienza. Quest’anno, forti di un obiettivo raggiunto, ci ripresentiamo con la coscienza che quel pubblico esiste e che, numeroso e curioso, ci ha seguito sintonizzandosi quasi sempre con le nostre scelte.

Progetto Vascello, anno secondo. Riprende la navigazione a vista nel teatro di oggi.

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