Privacy Policy
s1spacerHOMEspacerSTORIAspacerIL VASCELLOspacerSTAGIONE 2016/2017spacerINFO e PREZZIspacerCONTATTIspacerLINKspacerARCHIVIO STAGIONIspacerPRODUZIONIspacer
  Home > Cartellone > REMIX > UBU INCATENATO

19-22 dicembre
fortebraccio teatro
UBU INCATENATO
di Alfred Jarry
adattamento e regia roberto latini
musiche e aiuto regia gianluca misiti
ambienti digitali interattivi andrea brogi
luci e direzione tecnica max mugnai
direzione di scena dario palumbo
con roberto latini e con paolo pasteris

All'interno del progetto RADIOVISIONI, già articolatosi nella riscrittura del mito di Edipo (BUIO RE_da Edipo a Edipo in radiovisione _ 2003) e su una precisa sezione dell'Amleto shakespeariano (PER ECUBA _Amleto, neutro plurale _ 2004), proponiamo i personaggi “Ubu”, in una delle loro declinazioni più attuali. Il testo di Jarry, datato 1899, a settant'anni dalla prima rappresentazione italiana, completa un percorso che dall'umanotroppoumano ha tratto il campo d'azione e di pensiero.

“ai molti padroni
che consolidarono la sua corona,
quand'egli era re,
UBU INCATENATO
offre l'omaggio dei suoi ceppi”

Con questa dedica Alfred Jarry, ci presenta uno degli episodi successivi all'Ubu Re.
UBU INCATENATO è un inno alla libertà attraverso la mitizzazione della schiavitù.
Sembra essere il manifesto filosofico-politico delle marionette di Jarry, capaci, dentro a un mondo artificiale, parallelo, altro, doppio, terzo, diverso, patafisico (ossia attinente alla “scienza delle soluzioni immaginarie”), di riflettere, tra estremismi e paradossi, sulla natura dello spirito, delle cose e delle relazioni.
Dopo essere stato re di Polonia e d'Aragona, Padre Ubu aspira a diventare il più schiavo tra gli uomini. In una sorta di carriera, comincia come lustrascarpe per diventare poi maggiordomo tuttofare, servo frustato, arrestato, processato, incatenato, esiliato e infine schiavo rematore imbarcato su una galera turca. Ma più egli cerca di servire gli altri, più gli altri lo riconoscono, proprio per questo, come il più libero degli uomini. Talmente libero, da prendersi la libertà di essere schiavo. Padre Ubu diventa un esempio per molti, che da liberi cercano di ferrarsi a una qualche catena acclamandolo di nuovo re e vanificandone il proposito iniziale.