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Dal 13 ottobre al 24 novembre 2018

ROMAEUROPA FESTIVAL 2018

13 - 14 ottobre 2018
Prima nazionale Wen Hui • Living Dance Studio Beijing
Red – A Documentary Performance

Durata 60′

Cineasta e coreografa cinese, Wen Hui è alla guida della compagnia Living Dance Studio di Beijing con la quale porta avanti una ricerca incentrata sulla memoria e sulle possibilità del corpo di presentarsi come archivio della storia di un popolo.

Red – A Documentary Performance ci riporta nella Cina maoista degli anni Sessanta e Settanta utilizzando come punto di partenza il balletto The Red Detachment of Women, modello della rivoluzione culturale, con il suo mix di tecniche occidentali e tradizione cinese. Hui porta in scena due generazioni di danzatrici che attraverso la loro presenza, riempiono quel vuoto che separa le grandi narrazioni storiche dall'intimità. Chi ha vissuto quel periodo si confronta con chi lo percepisce come un'eco lontana.

Così il palco del teatro si affaccia al mondo come visione di una intera società e delle sue problematiche, come termometro per testare il valore dei gesti, delle memorie di ogni singolo individuo dinanzi alla storia.

Coreografia Wen Hui Testi Zhuang Jiayun Drammaturgia Kai Tuchmann Performer Wen Hui, Zou Xueping, Li Xinmin, Liu Zhuying, Li Yuyao Luci Edwin van Steenbergen Video Zou Xueping Scenografia Zhou Jie Interviste Wen Hui, Zhuang Jiayun, Zou Xueping Musica Wen Lvyuan Traduzioni Guo Rui, Xu Qian Coproduzione Beijing Living Dance Studio, Goethe-Institut China Foto © Richy Wong

da € 19 a 25

 

20 - 21 ottobre 2018
sabato 20 h 21 - domenica 21 h 17

Salvo Lombardo • Chiasma
Excelsior

Nel 1881 al Teatro alla Scala di Milano debutta il Gran Ballo Excelsior, uno dei balli italiani dell'Ottocento di maggior successo che celebra la grandezza della civiltà contro l'oscurantismo che costringe i popoli: «Nelle tenebre del servaggio e dell'ignominia».

Sono gli anni delle Esposizioni Universali, della rivoluzione industriale, dell'imperialismo coloniale. Date queste premesse Salvo Lombardo, guida della compagnia Chiasma, si interroga su quale è oggi l'eredità culturale di quell'idea di Occidente.

Quali iconografie e quali immaginari del Gran Ballo Excelsior riemergono oggi nelle rappresentazioni degli 'altri', nel disegno dei corpi, e nella negoziazione delle relazioni tra Europa e 'resto del mondo'? La pièce costruita da Lombardo non vuole essere un riallestimento del balletto, quanto piuttosto una sua ri-mediazione che si sofferma sugli immaginari stereotipici che il presente ripropone attraverso i suoi linguaggi, le sue raffigurazioni e i suoi media.

Durata 60′
Ideazione, Coreografia, Regia Salvo Lombardo Performance Jaskaran Anand, Cesare Benedetti, Lily Brieu, Lucia Cammalleri, Leonardo Diana, Fabritia D'Intino, Daria Greco e con i partecipanti al workshop Around Excelsior Collaborazione coreografica Daria Greco Musiche Fabrizio Alviti  Cultural advisor Viviana Gravano Contributi filmici Isabella Gaffè Video Homo Homini Lupus Filippo Berta Organizzazione Sabrina Chiarelli  Produzione Chiasma, Roma Coproduzione Théâtre National de Chaillot, Parigi, Festival Oriente Occidente, Rovereto; Festival Fabbrica Europa,  Firenze, Romaeuropa Festival, Roma; Versiliadanza, Firenze Sostegno Teatro della Toscana / Pontedera Teatro, ACS Abruzzo Creazione realizzata nell'ambito del progetto Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore 3.0 / Piemonte dal Vivo Foto © Isabella Gaffè

da € 19 a 25

 


25 - 28 ottobre 2018 h 21 - domenica 28 h 17

Mario Martone • Raffaele Di Florio • Anna Redi
Tango Glaciale Reloaded
(1982 —> 2018)

Il 27 gennaio del 1982, al Teatro Nuovo di Napoli, debutta Tango Glaciale. La regia è di Mario Martone e in scena ci sono Andrea Renzi, Tomas Arana e Licia Miglietta, tutti e quattro membri della compagnia Falso Movimento. Quella sera non solo si aggiunge un tassello fondamentale al panorama della nuova scena italiana, ma s'inaugura una nuova stagione fatta di racconti e visioni di straordinaria intensità emotiva.

Dopo le neoavanguardie degli anni Settanta, gli anni Ottanta ripartono all'insegna di una 'nuova spettacolarità', tra teatro e danza, musica rock, estetiche pop e riferimenti colti.

A distanza di quarant'anni Tango Glaciale torna in vita con un nuovo cast in un riallestimento nato non solo come occasione per cogliere l'importanza e la bellezza dello spettacolo e della sua epoca, ma anche come connessione di sentimenti sociali differenti o, come afferma lo stesso Martone, per: «Mettere il lavoro alla prova di una generazione che nel 1982 era lontana dall'essere concepita»

Durata 60′
Progetto, Regia Mario Martone
Riallestimento 2018 a cura di Raffaele di Florio, Anna Redi
Con Jozef Gjura, Giulia Odetto, Filippo Porro
Scenografia Mario Martone
Interventi pittorici, Design Lino Fiorito
Ambientazioni grafiche, Cartoons Daniele Bigliardo
Parti cinematografiche, Aiuto regia Angelo Curti, Pasquale Mari
Elaborazione della colonna sonora Daghi Rondanini
Costumi RAVELLE Napoli
Videoproiezioni Alessandro Papa
Realizzazione costumi Nunzia Russo, Violetta di Costanzo
Realizzazione calzature Ernesto Esposito
Direttore di scena Generoso Ciociola
Macchinista Walter Frediani
Datore luci Alessandro Caso
Sarta Anna Marino
Scenotecnica Retroscena Laboratorio attrezzeria Alovisi
Attrezzeria, Service MAC SERVICE, Attilio Ruggero EMMEDUE
Ufficio stampa Katia Prota, Stefania Catellani
Coordinamento organizzativo Alessandra Attena
Ufficio produzione Rino Di Martino, Noemi Ranaulo, Rossella Caldarelli
Distribuzione Patrizia Natale, Eugenia Bacci, Amei Teupel (internazionale)
Organizzazione generale Roberta Russo
Produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto
Riallestimento nell'ambito del progetto RIC.CI Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta/Novanta (Ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini)
Coproduzione Fondazione Ravenna Manifestazioni Sostegno Torinodanza festival | Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Collaborazione Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, TPP – Teatro Pubblico Pugliese, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Fondazione Milano – Civica Scuola di Teatro 'Paolo Grassi'

da € 22 a 30

 

Tango glaciale l'avanguardia firmata Martone
la Repubblica 25-10-2018

Mario Martone "Tango glaciale" trent'anni dopo
il Corriere della Sera 25-10-2018

 

 

31 ottobre h 21 e 1 novembre h 17 – 2 e 3 novembre h 21

Motus • La MaMa
PANORAMA

Ultima produzione di Motus, la compagnia fondata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, PANORAMA è un'indagine incentrata sul movimento dei popoli. Nato in stretta collaborazione con la Great Jones Repertory Company de La MaMa, il mitico teatro dell'East Village newyorkese fondato da Ellen Stewart, lo spettacolo parte dalla storia dei membri del celebre gruppo americano per dare vita a un'unica biografia plurale e visionaria.

Con il drammaturgo Erik Ehn – e un dispositivo visuale sviluppato al Seoul Institute of the Arts – Motus delinea nuovi panorami esistenziali, dove il nomadismo diventa una proprietà intrinseca dell'esistere, mettendo a dura prova ogni tentativo di fissare persone, nazionalità, etnie, in categorie gerarchiche e immutabili.

Da Seoul a la Repubblica Domenicana, dalla Cina al Vietnam passando per la Turchia; PANORAMA è una caleidoscopica performance sull'umano diritto all'essere in movimento, sul nomadismo culturale, sulle espressioni artistiche da esso generate.

Durata 80′ circa
Spettacolo in lingua inglese con sottotitoli in italiano


Ideazione, Regia Enrico Casagrande, Daniela Nicolò
Drammaturgia Erik Ehn, Daniela Nicolò
con gli attori della Great Jones Repertory Company Maura Nguyen Donohue, John Gutierrez, Valois Marie Mickens, eugene the poogene, Zishan Ugurlu, Perry Yung Musiche Heather Paauwe
Assistenza alla regia Lola Giouse
Sound design Enrico Casagrande
Light design Andrea Gallo, Daniela Nicolò
Video design USA CultureHub NYC con Sangmin Chae
Video design Europa Paride Donatelli, Alessio Spirli
Visual project Bosul Kim, Seung Ho Jeong
Direzione tecnica Paride Donatelli
Produzione Elisa Bartolucci
Logistica Shaila Chenet
Comunicazione Marta Lovato, Estelle Coulon
Progetto grafico, Ufficio stampa comunicattive.it
Distribuzione internazionale Lisa Gilardino
Produzione La MaMa Experimental Theatre Club con Motus In
coproduzione con Seoul Institute of the Arts | CultureHub, USA | Vooruit, Belgio | FOG Triennale Milano Performing Arts | Emilia Romagna Teatro Fondazione | Grec Festival, Spagna | L'arboreto – Teatro Dimora
In collaborazione con Under The Radar Festival, USA
Con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna Foto © Theo Cote

da € 19 a 25

 

Ricerca dell'identità con i Motus
il Messaggero 1-11-2018

Motus, l'identità migrante
il Corriere della Sera 31-10-2018

Con i Motus l'identità in movimento
il Tempo 31-10-2018

 

 

9 e 10 novembre 2018 h 21
domenica 11 novembre h 17

Milo Rau • International Institute of Political Murder
The Repetition
Histoire(s) du Théâtre (I)

Che rapporto c'è tra la messa in scena e l'autenticità? Sono queste le domande che hanno reso il regista Milo Rau uno degli artisti oggi più apprezzati in Europa e nel mondo.

The Repetition appare come una nuova possibilità di risposta a questi quesiti e come un omaggio alla storia dell'arte più antica dell'umanità. Sin dalle origini il teatro è stato esperienza ritualizzata dei traumi collettivi. Affrontando la struttura della tragedia attraverso la forma di una 'crime story' e ispirandosi a un reale fatto di cronaca (il brutale omicidio di Ihsane Jarfi avvenuto nel 2012 a Liège), Rau mette in scena sei attori per indagare l'esperienza del tragico nell'era post-industriale.

Sono loro a entrare gradualmente nei ruoli dei protagonisti coinvolti durante l'assassinio, mettendo in discussione la rappresentabilità della violenza e degli eventi traumatici sul palcoscenico, radici delle origini del teatro stesso, e dando vita a un manifesto per 'un teatro democratico del reale'.

Lingua francese e fiammingo con sovratitoli
Durata 90′ senza intervallo

Ideazione, Regia Milo Rau Testo Milo Rau ed ensemble Performer Sara De Bosschere, Sébastien Foucault, Johan Leysen, Tom Adjibi, Fabian Leenders, Suzy Cocco Ricerca, Drammaturgia Eva-Maria Bertschy Collaborazione alla drammaturgia Stefan Bläske, Carmen Hornbostel Scenografia, Costumi Anton Lukas Video Maxime Jennes, Dimitri Petrovic Disegno luci Jurgen Kolb Direttore tecnico Jens Baudisch Direzione di produzione Mascha Euchner-Martinez, Eva-Karen Tittmann Assistente alla direzione Carmen Hornbostel Assistente alla drammaturgia François Pacco Assistente alla scenografia Patty Eggerickx Coreografia lotta Cédric Cerbara Vocal coach Murielle Legrand Pubbliche relazioni Yven Augustin Attrezzature tecniche e studi del Théâtre National Wallonie-Bruxelles Produzione The International Institute Of Political Murder (Iipm), Création Studio Théâtre National Wallonie-Bruxelles Supporto Capital Cultural Fund Berlin, Pro Helvetia, Ernst Göhner Stiftung In collaborazione con Kunstenfestivaldesarts, NTgent, Théâtre Vidy-Lausanne, Théâtre Nanterre-Amandiers, Tandem Scène Nationale Arras Douai, Schaubühne am Lehniner Platz Berlin, Théâtre De Liège, Münchner Kammerspiele, Künstlerhaus Mousonturm Frankfurt a. M., Theater Chur, Gessnerallee Zürich, Romaeuropa Festival Con il supporto di ESACT Liège Foto © Michiel Devijver Foto gallery © Hubert Amiel

 

da € 22 a 30

Milo Rau, atto d'accusa
Corriere della Sera 8-11-2018

La vita è violenta? Allora anche il teatro lo è
la Lettura 3-11-2018

 


16 - 18 novembre 2018
h 21 (domenica 18 h 17)

Lola Arias
MINEFIELD

Lola Arias ha sviluppato il suo percorso artistico cercando di sorpassare quella frontiera che separa la realtà dalla sua rappresentazione, la memoria personale da quella collettiva. Scrittrice, regista, cineasta e performer, l'artista costruisce i suoi lavori a partire dall'incontro tra persone differenti tramutando il loro dialogo in strumento di indagine poetica su temi storici o d'attualità.

MINEFIELD riunisce in scena veterani argentini e inglesi della Guerra delle Malvinas per esplorare ciò che è rimasto nella loro mente ben trentasei anni dopo. Il teatro è un set cinematografico o una macchina del tempo che ci riporta nel mezzo della guerra per ricostruire i ricordi dei suoi protagonisti: Lou Armor, Rubén Otero, David Jackson, Gabriel Sagastume, Sukrim Rai, Marcelo Vallejo. Sopravvissuti ed eroi, vittime e carnefici.

MINEFIELD è il racconto di più guerre personali, per ricordare un'unica guerra e il marchio che ha lasciato sulla storia e sulle esistenze di chi l'ha vissuta.

Durata 100′
Testi, Direzione Lola Arias Con Lou Armour, David Jackson, Gabriel Sagastume, Ruben Otero, Sukrim Rai, Marcelo Vallejo Ricerca, Produzione Sofia Medici, Luz Algranti Scenografia Mariana Tirantte Composizioni musicali Ulises Conti Disegno luci, Direzione tecnica David Seldes Video Martin Borini Ingegnere del suono Roberto Pellegrino, Ernesto Fara Assistente alla regia Erika Teichert, Agustina Barzola Assistente tecnico Imanol López Assistente di produzione Lucila Piffer Assistente U.K. Kate O'Connor Costumi Andrea Piffer Produttore U.K. per LIFT Erica Campayne, Carolyn Forsyth, Matt Burman Produttore associato Gema Films MINEFIELD è stato originariamente commissionato e coprodotto da LIFT, Royal Court Theatre, Brighton Festival Universidad Nacional de San Martín, Theaterformen, Le Quai Angers, Künstlerhaus MOusonturm, Maison des Arts de Créteil, Humain Trop Humain / CDN de Montpellier and Athens & Epidaurus Festival con il supporto di Council England, British Council, The Sackler Trust Supporto British Council, Embajada de la República Argentina en Gran Bretaña e Irlanda del Norte, Arts Council England, The Sackler Trust

 

da € 19 a 25

 

 

23 - 24 novembre 2018 h 21

Cecilia Bengolea & François Chaignaud
DFS

Nel 2015, Cecilia Bengolea e François Chaignaud sono tra i primi coreografi invitati dal TanzTheater Wuppertal di Pina Bausch, dopo la scomparsa della celebre coreografa, a creare un pezzo per la compagnia. Si cimentano in una performance che unisce il repertorio polifonico dei madrigali alla dancehall di Kingston.

DFS è il proseguimento di questa ricerca capace di unire tecniche e stili tradizionali alle pratiche contemporanee in cui la danza diventa forma espressiva generazionale per la resistenza alle nuove ideologie oppressive. In DFS cinque ballerine e artisti della dancehall giamaicana s'incontrano in scena con il canto e svariate tecniche di danza.

Diversi vocabolari si fondono in un'inedita scrittura coreografica astratta e umoristica, in grado di creare figure e forme, combinazioni e nuovi immaginari. DFS è un rituale collettivo, capace di affondare le sue radici in uno sguardo antropologico che esplora le forme convenzionali dell'espressione coreografica e musicale.

Durata 50′

Ideazione Cecilia Bengolea, François Chaignaud
Collaboratori alla coreografia Damion BG Dancerz, Joan Mendy
Interpreti Cecilia Bengolea, Cassie Dancer, Damion BG Dancerz, François Chaignaud, Valeria Lanzara, Joan Mendy, Craig Black Eagle, Erika Miyauchi
Vocal coach Cécile Banquey, Baptiste Chopin, Alix Debaecker, Eugénie de Mey, Marie Picaut, Celia Stroom
Regia generale, Luci, Drammaturgia Jean-Marc Ségalen
Video Giddy Elite Team Missaggio Clément Bernerd
Ideazione costumi Cecilia Bengolea, François Chaignaud
Realizzazione costumi Méryl Coster, Florence Demingeon et France Lorenzi
Amministrazione, Produzione Barbara Coffy, Jeanne Lefèvre, Clémentine Rougier
Tournée Sarah De Ganck / Art Happens
Produzione Vlovajob Pru
Coproduzione Bonlieu Scène nationale Annecy et La Bâtie-Festival de Genève all'interno del programma INTERREG France- Suisse 2014-2020, Club Création Entreprises – Annecy, l'Echangeur – Centre de Développement Chorégraphique Hauts-de-France, Biennale de la Danse de Lyon 2016, Festival d'Automne à Paris/Les Spectacles vivants – Centre Pompidou, Opéra de Lille, deSingel – Anversa, Salder's Wells Londra, CCN2-Centre chorégraphique national de Grenoble all'interno di Accueil Studio, Centre de Développement Chorégraphique Toulouse/Midi-Pyrénées, Centre national de danse contemporaine Angers all'interno di Accueil Studio, PACT Zollverein – Essen, Gessnerallee – Zurigo, La Pop – Parigi Sostegno Institut français Paris (2014-2015), FIACRE Fonds d'Innovation Artistique et Culturelle en Rhône-Alpes (2015), Ménagerie de verre Paris – Studiolab, CN D Centre National de la Danse de Pantin – accueil en résidence
Un ringraziamento ai danzatori giamaicani che hanno accompagnato la residenza creativa Dancing Rebel, Giddy Elite Team, Nicky Trice Rifical Team, O'shean et Suns French Squad, Rudey Legacy, ainsi qu'à Mélodie France, Geoffroy Jourdain (les Cris de Paris), Elodie Tessier Foto © Hervé Véronèse

da € 19 a 25

 

 

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